Ex IPCA…devo incontrare la Franza

Venerdì mattina. Giorno di mercato. Vado alla ricerca della signora Franza.

Ho bisogno di parlarle. Mi deve spiegare bene la faccenda dell’Ipca in quanto non ho capito molto cosa stia succedendo. Si trova davanti al suo banchetto in compagnia di altri compagni di partito.

Qui la parola compagni dovrebbe calzare a pennello in quanto il movimento deriva da una estrema sinistra. Ma nessuno ormai vuole più parlare di destra o di sinistra ed anche lei mi fa capire che il centro è essenzialmente la loro base. Eppure ha collaborato in passato con Cavaliere un militante della sinistra che ho conosciuto molto bene e che ricordo ancora adesso come un uomo di grande spessore e ideale politico.

Comunque le cose cambiano ed anche al PD non vogliono sentire parlare di “rosso”. È’ la tattica del politicamente corretto.
La signora Franza riceve dalla gente che passeggia per Via Fiera un sacco di auguri e di complimenti (penso che solo io non conoscessi questa signora).

Chiedo di più sulla fabbrica della morte e di come pensa sia possibile fare un teatro in un posto dove
ho saputo che non ci si può stare più di sette ore consecutive sul terreno. Mi spiega che sono stati fatti un sacco di accertamenti scientifici e il terreno è al sicuro.

Ci sono zone più calde ed altre meno. Tutto è scientificamente provato e documentato. Dice che sono stati fatti grandi sacrifici fino ad adesso.
ma c’è ancora molto da fare.
Intanto la gente continua a passare e salutare la signora. Infine arriva una ragazza con cui abbiamo avuto diversi scambi di opinioni su Facebook ed è Giulia Picco. Chiedo alla ragazza cosa ne pensa il papà leghista di questa sua decisione di passare dalla parte del nemico, ma mi dice che sta riuscendo a far cambiare opinione anche a lui.

Chiedo ancora alla signora Franza cosa pensa dei negozi del centro e della loro rivalutazione, ma mi dice che non è la loro priorità. Loro vogliono un paese alla portata della gente. Un posto pulito e verde dove deve essere piacevole vivere.

So che una sua compagna militante mi considera “pesante, molto pesante”, ma non faccio domande (in fondo sono ingrassato un po ultimamente).

Infine chiedo cosa pensa della scena secondo cui il Signor Capasso avrebbe aperto il portafoglio e dato di tasca sua dei soldi ad un cittadino bisognoso. Mentre la ragazza cerca di dire “di sicuro poi glieli hanno restituiti”, la signora Franza la blocca e specifica che potrebbe anche non essere stato risarcito, che alla fine si possono instaurare dei rapporti particolari con il cittadino. Un rapporto di carità e di compassione. Tutto nella norma insomma.

Finalmente risento parlare di sociale. Finalmente risento il cittadino al centro di un contesto.

In bocca al lupo!
Spero che Cinzia Somma non legga il post. È’ da sempre che cerca di incontrare la signora Franza ma non le riesce mai..

Di Alessandro Baccetti

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