Consiglio Comunale: tante parole per nulla

Quanto è emerso dal consiglio comunale che si è svolto ieri sera a Palazzo D’Oria??? Che i problemi sono tanti, che le risposte alle interrogazioni sono state vaghe, e che ad un anno dall’elezione del Rinascimento, i ciriacesi hanno già capito che le cose non sono cambiate affatto, e la presenza di poco più di una decina di persone in sala, lo ha dimostrato.

Il Consiglio si apre con un pensiero da parte del Presidente Bili dedicato a Francesco Cerutti, reduce dei lager nazisti, funzionario di banca, consigliere comunale dal 1973 al ’75, attivista nel Ciriè Calcio.

Dopodichè si parte subito con le interrogazioni, un’ora e un quarto, il tempo disponibile per le discussioni.

Questione “Girasole”.

La casa di riposo in pieno centro a Ciriè, luogo di ritrovo di molti anziani, non solo della nostra cittadina, da sempre occasione per socializzare, passare pomeriggi spensierati, rendersi utili e partecipi, quasi un albergo per chi sta in vacanza tutto l anno.

Il sindaco Devietti, dopo aver raccontato la storia, partendo dalla nascita della struttura, e occupando tempo a dire nulla riguardo all’interrogazione, fa presente che è stata chiesta una proroga (fino al 30 giugno 2019), alla Regione Piemonte, per la messa a norma della struttura. Ribadisce che la data per l’ultimazione del  30% dei lavori era il 30 marzo, che non è stata ottemperata, quindi termini abbondantemente scaduti.

I posti letto verrebbero ridotti da 48 a 40, con ben 28 destinati a persone non autosufficienti. Giustifica questa scelta perchè “adeguare una struttura del ‘700 non  è semplice” e conclude con “al momento non sono in grado di fornire variazioni sul progetto, se non sappiamo se la Regione Piemonte concederà la proroga”.

Questo fa scatenare il consigliere 5 stelle Silvestro, a cui la questione sta molto a cuore, esordisce nella risposta con un “Ogni volta che risponde il Sindaco, escono cose nuove da chiedere… il Girasole ha una sua natura, dicendo che si stanno organizzando per aumentare il numero di non autosufficienti, si cambia la sua natura, volete trasformarla in qualcosa di diverso?”

Il presidente Bili, invita per la seconda volta il consigliere a chiudere la discussione, e Silvestro conclude dicendo di non essere soddisfatto della risposta del Sindaco.

Anche Brizio ribadisce che si era deciso di non proseguire il discorso “Girasole” durante la sua amministrazione, in quanto “il primo bando era andato deserto, ridurre i posti letti significava ridurre le entrate; al consorzio questa struttura costava parecchio e a livello economico non era conveniente… ad oggi immaginare una ristrutturazione necessita, a monte, un piano che dica con chiarezza, quali sono i costi di gestione di questa struttura”.

Il Sindaco risponde in maniera secca “Guardi consigliere Brizio, lei ha perfettamente ragione: si può decidere di tutto, l’unica cosa che non si può fare è non decidere dal 2009 al 2016″.  L’unica soluzione possibile per noi era quella del bando, anche perchè abbiamo cercato di modificarlo rispetto alla precedente amministrazione (il bando lo ha fatto il consorzio, non l’amministrazione), che era molto oneroso e prevedeva meno anni di concessione; abbiamo proposto un ampliamento della struttura, e l’aumento degli anni di concessione passati da 15 a 30”.

D’Agostino pone una domanda semplice e spontanea: “Come si esce da questa situazione?”

Solo il tempo ce lo dirà a questo punto, stasera nessuno sa darci una risposta.

Questione Skate Park:

ancora Silvestro domanda cosa si pensa di fare, rimetterla nel luogo in cui era ubicata, spostarla, tempi e modi degli interventi.

Risponde l’assessore Pugliesi: anche lui ha capito che se racconta la storia dal principio si perde un po di tempo (per la precisione 11 minuti) e quindi comincia con la favola.

Mi sono vista io ai tempi delle interrogazioni a scuola, quando articolavo le risposte con tante parole inutili, messe lì tra una frase e l’altra, che facevano fine, non mi impegnavano e rendevano l’idea all’insegnante che avessi un discorso ben strutturato, ma in realtà la sostanza era poca, va bhe, questa è un’altra storia, mi portavo a casa un 7 ed eravamo felici in due, io e la prof .

Ritorniamo alla risposta dell’assessore: “per poter utilizzare quell’area skeating bisogna ripristinare la guaina ed il costo è intorno ai 70000 € più IVA, quindi, acquistare le strutture e destinare di nuovo quell’area per una trentina di utenti richiede un investimento di circa 150 mila euro”. Conclude la considerazione dicendo che l’idea è quella di “creare una nuova area skate, che necessita di una superficie ampia. Dove non è dato sapersi.

Interviene D’Agostino e chiede “Dove? Qual’è l’area? dove verrebbe individuata?? E’ vicina alla stazione? e’ coperta?” Mistero! Contesta anche il numero indicato per i frequentatori dello skate, che comunque crescerebbe se si offrisse un servizio idoneo.

Il consigliere Masangui chiede: ” Quale uso alternativo potrebbe essere destinato all’area di skate park?”

Silvestro ritiene le risposte non idonee alla domanda. “Lì non si vuole più fare, dove si vuole fare non si sa, non si è tenuto conto che li i ragazzi rimangono nella città, non fuori, quella è un’area sportiva, ed è ridicolo considerarla una spesa esosa, mi sembra ancora una volta che questa sia una valutazione che segue un discorso alquanto vago. Poco tempo fa ho pubblicato delle foto di palestre delle scuole elementari della zona, in condizioni decisamente più critiche del pavimento dello skate park, eppure non avete chiuso, nè limitato l’accesso, perchè a pari condizioni non avete adottato lo stesso criterio??

“Un recupero dell’area a Ciriè 2000, non destinato allo skate park necessiterebbe di un investimento decisamente inferiore, quindi verrebbe restituita in tempi brevi alla cittadinanza”, conclude Pugliesi.

Infine, Pugliesi che è “abituato a rispondere al problema che gli viene sottoposto”, ribadisce che anche l’assessore Fossati si è interessato a parlare con le associazioni, e hanno chiesto loro le possibili soluzioni. A ieri sera, chi ha cooperato non è stato in grado di rispondere e trovare soluzioni al problema, pertanto, l’unico cosa sicura è che l’area skate park non verrà ripristinata a Ciriè 2000. E’ fiducioso Pugliesi, la nuova area skate è in progettazione, l’area coperta verrà messa in sicurezza a breve e verrà riaperta la tettoia per andare a fare non si sa cosa…

Questa amministrazione rinascimentale ragiona in termini di costo-beneficio, evidentemente spendere quella cifra (che a parer mio è leggermente gonfiata) non ne vale la pena, quando poi ad usufruirne sono pochissimi ragazzi per lo più non di Ciriè, questa amministrazione preferisce evitare.

Apriremo poi in separata sede il discorso Squadra di Pallavolo, di basket e Scuola Comunale di Danza.

Altra interpellanza da parte del PD che chiede se l’amministrazione è al corrente della chiusura dello sportello dei lavoratori autonomi presso l’agenzia INPS di Ciriè.

Il Sindaco risponde di esserne a conoscenza e che lo sportello si è adeguato alla nuova organizzazione interna, che fa seguito ad una sperimentazione avviata con la spending review del 2014.

di Cinzia Somma

Credit immagine: Cristiano Cravero

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