Comunicazione ed eventi, facciamo chiarezza, forse

La mia curiosità è partita da questa locandina che ha fatto discutere a suo tempo per la “serietà” della forma, pur trattandosi di un carnevale per bambini. Appurato in seguito, con il grafico, che rispecchiava esattamente quanto richiesto dal committente.

Devo partire da lontano, da un consiglio comunale di fine 2016, quando la Giunta Devietti, da poco insediata a Palazzo D’Oria, comunicò di aver deciso di affidare la parte di comunicazioni ed eventi alla ditta “Avenue Events”.

La pagina internet di questa società non dà alcun tipo di informazione sul metodo lavorativo, sulle caratteristiche dell’impresa, nè si presenta come un esperto autorevole del settore, insomma, oltre alla localizzazione degli uffici siti in Torino, non emerge alcun dato utile. Aspetto preoccupante di una società nata nel 1985, che si occupa di comunicazione, che non abbia un proprio sito web.

Se non ricordo male, tale appalto costa annualmente al Comune e di conseguenza, a noi contribuenti, la modica somma di 16mila euro. Chiaramente non discuto la cifra, che può essere alta o meno. La società ha una responsabilità non indifferente quando si parla di comunicati “istituzionali”, locandine accattivanti e professionisti al lavoro per rappresentare con un’immagine un evento o una comunicazione importante, se non altro perché rappresenta il Comune.

Nel corso di quest’anno, seppur iniziato da poco, ho potuto constatare che quasi tutte le attività di comunicazione vengono affidate a professionisti esterni, che svolgono in maniera egregia e professionale il loro compito, per carità, ma non mi sembra logico che una società che non lavora percepisca una somma comunque ingente. Ad oggi non mi pare che la Giunta sia tornata indietro sulle proprie scelte, revocando quanto disposto in precedenza.

Alla luce di quanto esposto, e essendo evidente ormai che il sindaco di tutti ci neghi udienza in quanto blogger e non giornalisti, chiederei a Manuel Giacometto, Antonello Micali e Roberta Vernè,  rispettivamente giornalista, direttore e capo redattore di testate locali, di porre il quesito al primo cittadino da parte nostra.

Chiederei inoltre anche ai consiglieri di minoranza Francesco Brizio, Luca Capasso, Federico Ferrara, Mattia Masangui, Davide D’Agostino e Franco Silvestro di porre un’interrogazione al prossimo consiglio comunale.

Certa che la Giunta e la maggioranza tutta, abbiano agito (e lo stiano facendo tutt’ora) in buona fede, credo sia lecito porre quesiti e pretendere di ottenere risposta. Non sto a polemizzare sul fatto che si faccia distinzione tra blogger e giornalisti; voglio essere libera di scrivere ciò che penso senza manipolazioni di alcun genere, quindi se questo è il prezzo da pagare sono disposta ad accettarlo. Resta inteso che un invito personale da parte del Sindaco resterebbe comunque ben accetto, solo gli imbecilli non cambiano mai idea, mentre i saggi sono propensi a farlo.

di Cinzia Somma

 

 

 

 

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