Il CIAC ti fa bella

Pensate che le scuole professionali siano inferiori a licei o istituti tecnici per preparazione e sbocchi nel mondo del lavoro? Ricredetevi! Questa mattina ho avuto il piacere di partecipare ad un “open day” al CIAC cittadino, nello specifico per le classi di estetica e parrucchiere e vi assicuro che quel che ho visto è un ambiente confortevole, sicuro, disciplinato e ottimamente organizzato. Di questa esperienza vi descriverò tutto, ma volevo spendere due parole anche per il settore meccanico, perchè quello che ho visto e appurato oggi è fondamentale per avere la reale concezione di quanto valga una scuola professionale. Attrezzature all’avanguardia, spazi strutturati e soprattutto docenti e coordinatori sul pezzo, consapevoli di chi hanno di fronte e del risultato che intendono ottenere con i ragazzi. Elisabetta Vittone, che si occupa di questo settore, con la direttrice Cristina Racca, mi hanno fornito una serie di dati interessanti.

Giusto per darvi un’idea, i ragazzi che frequentano l’ultimo anno al CIAC hanno la possibilità di frequentarne un quarto, ed eventualmente iscriversi a istituti (il D’Oria per citarne uno della zona) e prendere il diploma tanto desiderato da noi genitori (talvolta più che dagli stessi ragazzi). Inoltre, fino al 90% degli studenti dell’ultimo anno, grazie alla collaborazione con aziende e Centro per l’impiego, ha un contratto di apprendistato, che tendenzialmente si concretizza in qualcosa di definitivo col passare del tempo. Insomma, l’alternanza scuola-lavoro al CIAC è concreta.

Il tour è proseguito verso il centro estetico, dove accomodanti allieve, saguite dalla esperta e amorevole docente Orietta De Santis, si sono messe alla prova con manicure e pedicure. L’insegnante mi ha informato con orgoglio che parteciperà ad una gara di “Worldskills” (campionato mondiale dei mestieri) con un’allieva della scuola… escusateseepoco….

La classe di estetica con la direttrice Cristina Racca, l’insegnante Orietta De Santis, la responsabile di progetto del settore benessere Stefania Chiarle ed Elisabetta Vittone, responsabile settore meccanico

Ma ora vi racconto dell’esperienza per cui mi sono recata presso la scuola professionale.

Le aspettative non sono state disattese in questo secondo appuntamento per le allieve al corso di estetica e parrucchiera e per le clienti che hanno goduto di un trattamento e di un’oretta di coccole in questo giorno un po speciale.

Una dozzina gli allievi impegnati, del secondo e del terzo anno, che hanno messo in pratica parte di quanto appreso in questi anni di scuola; in particolare oggi, in occasione della festa della Donna, era possibile usufruire di manicure, pedicure o messa in piega. Io ho scelto quest’ultimo trattamento. Non esagero se asserisco che sono stata ospitata e coccolata come un centro benessere vero e proprio: dall’accoglienza, allo shampoo, alla piega, tutti i passaggi sono stati gradevoli, Sharon, la ragazza che si è occupata di me ha avuto delicatezza, ma allo stesso tempo, precisione e professionalità; seppure era inizialmente emozionata ed agitata, seguendo le indicazioni della docente Anna Maria Firmonte, ha gestito in maniera eccellente il compito che le era stato assegnato.

Grande la soddisfazione per la riuscita dell’evento, per le clienti, da quello che ho potuto constatare personalmente e chiacchierando con le signore presenti, ma anche per la direttrice Cristina Racca e la responsabile del progetto Stefania Chiarle.

Per chi avesse piacere di godere dei trattamenti e di fare da cavia alle ragazze, la scuola aprirà ancora in un paio di occasioni entro la fine dell’anno, ma come ho suggerito alla direttrice, persona piena di idee e prospettive, sarebbe carino che il CIAC aprisse le porte ai clienti, almeno un giorno fisso a settimana. Sarebbe un ottimo compromesso per chi vuole prendersi cura del proprio aspetto, dando la possibilità alle future parrucchiere-estetiste di fare pratica.

Vi suggerisco di farci un salto! E se le vostre bambine sognano un futuro nel mondo della bellezza, non abbiate dubbi: il CIAC è la scuola giusta! Competenza, esperienza e professionalità sono fattori prioritari e ben radicati nell’istituto.

Inoltre circa il 60% delle ragazze trovano lavoro ancora prima di terminare il corso, grazie agli stage organizzati dalla scuola stessa.

Per quanto possa valere il mio voto, il CIAC merita senz’altro un 10 in pagella!

di Cinzia Somma

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