Consiglio comunale: tecnologia e comunicazione, queste sconosciute

Opposizione compatta al consiglio comunale di martedì 26 settembre. Subito partiti briosi, con la mozione presentata da Federico Ferrara, consigliere PD, che aveva ad oggetto la “possibilità di segnalare al Comune i disservizi tramite l’ app di messaggistica Whatsapp e di ricevere le informazioni in uscita dallo stesso Comune tramite Messanger.

Il sindaco Devietti risponde che hanno valutato molto attentamente la proposta, che la trovano interessante, ma che al momento non sarebbe sicura, in quanto complicata da gestire, poiché non ci sarebbe la tracciabilità del mittente.

“L’utilizzo è gratuito-spiega la Devietti- ma questo non significa che per l’ente non abbia un costo: è un impegno, soprattutto in termini di risorse e di organizzazione del personale e delle mansioni.”

Procede dicendo che i comuni che utilizzano questo tipo di sistema, sono molto più grandi di Cirié, e che pochi hanno attivato il servizio di ricezione, o comunque lo hanno fatto in maniera unidirezionale.

Sinceramente vista la premessa, e tutti gli elogi nell’utilizzo delle nuove tecnologie, mi aspettavo un’accoglienza alla mozione… e invece, come per quasi tutte le proposte, presentate dalla minoranza, non vi è stata accoglienza, ma un netto rigetto.

9 minuti e mezzo, tanto è durato l’intervento del sindaco; per oltre la metà del tempo ha descritto la sua squadra aperta alla tecnologia, al confronto e alla comunicazione… e alla fine ha chiuso la porta, negando, di fatto, quanto sostenuto poc’anzi.

Interviene Ferrara, alquanto deluso e fa presente che questa amministrazione continua ad aver paura di affrontare i cambiamenti.

Rispondono D’Agostino e Silvestro. Il primo molto pacatamente precisa che la questione sicurezza è irreale, visto che anche via mail (attuale canale di contatto tra cittadini e Comune) c’è la possibilità, più reale, di creare un profilo fake.

Silvestro, con la sua solita pacatezza, se ne esce con una battuta di spirito: ribadisce che l’opposizione sta informando la maggioranza che hanno inventato la macchina, ma questa risponde “noi abbiamo sempre usato carri e buoi”.

Interviene il capogruppo di maggioranza Domenica Calza che fa notare grandi progressi di questa amministrazione in campo di comunicazione. Anche lei si ritrova settimanalmente ad inviare mail agli assessori per segnalare disservizi. Brizio non perde occasione per ironizzare su tale affermazione: “un consigliere di maggioranza che per comunicare deve mandare una mail, è anomala come situazione”. “Non le mando per me, ma per i cittadini!” risponde la Calza. Insomma gli animi si scaldano e comincio a divertirmi, nessun consiglio comunale era stato così animato fino a questo momento.

Dopo una serie di interventi, Masangui, Silvestro, D’Agostino, ancora Brizio, sindaco e qualche consigliere di maggioranza, a chiusura degli interventi La Calza e la Vasciminno, manifestano comunque una evidente apertura alla proposta dell’opposizione, ribadiscono entrambe che, a parer loro, questa sarebbe da accettare, ma con i tempi giusti.

Non è mancato l’intervento di Capasso, che non si è lasciato sfuggire l’occasione per una stoccata alla maggioranza, sventolando il fantasma di Rita Piccareta per rispondere ai timore di profili falsi su whatsapp della maggioranza, stoccata che a quanto pare è andata a segno e ha provocato la risposta piccata del sindaco.
Capasso dal canto suo non si è lasciato intimidire e ha chiamato in causa il presidente del consiglio Bili, che, suo malgrado, ha dovuto constatare l’intervento inappropriato del sindaco.

Poco prima della votazione, Ferrara fa un appello a tutti i giovani consiglieri a votare secondo coscienza.

Esito del voto: opposizione favorevole, maggioranza, compatta, contraria; mozione bocciata.

Hanno votato tutti secondo coscienza!

di Cinzia Somma

Credit immagine: Cristiano Cravero

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