Una chiusura col botto, quella organizzata da Ponti di vista per la stagione appena terminata del teatro fianese.
Sabato 15 aprile è andato in scena “Paccottiglia deluxe” con due artisti torinesi di grande talento: Alessandro Galletti e Francesco Garuti, due cialtroni circensi!
Il “circo pacco” propone acrobazie strampalate, animali di dubbia provenienza, cascate di popcorn, parrucche improponibili e giochi di prestigio di scarso successo, ma la garanzia sono le risate a crepapelle di grandi e piccini.
Uno spettacolo particolarmente piacevole per chi, come me, non ama il circo e le sue stravaganze e forse proprio perché la rappresentazione è una vera e propria parodia del classico circo.
I due protagonisti si contendono la scena cercando di ingraziarsi il pubblico: il più divertente, il più bravo nel realizzare giochi di prestigio, il più abile…
Il tutto senza proferir parola, con la sola mimica facciale, ma soprattutto senza alcun risultato ammissibile ad un ‘circo serio’ è questo il successo, l’apoteosi, il segno plausibile che sono l’anticirco e che il loro è uno spettacolo di successo.
Le cascate di coriandoli concludevano tutte le scene fallimentari dei vari giochi di prestigio… E vi assicuro che sono state tante, tutte molto divertenti. A fine serata il pavimento era ricoperto da migliaia di pezzettini di carta colorati.
Durante lo spettacolo, Francesco e Alessandro, hanno interagito con il pubblico presente, coinvolgendolo nei giochi e talvolta burlandosi di loro. Divertentissime le scene in cui hanno reso protagonista una bambina presente in sala, che è stata al gioco facendosi fare le peggio cose (tipo rimanendo appesa a testa in giù o portata come un pacco sotto il braccio del clown improvvisato); suggestivo il fatto che chiunque comprendesse quali fossero le richieste dei protagonisti, anche la stessa bambina, che faceva esattamente ciò che le veniva richiesto solo con i gesti, senza alcun tipo di dialogo.
Un’alternativa valida non solo al circo, ma anche agli improponibili suggerimenti del palinsesto TV.
Il teatro dovrebbe fare parte dei nostri appuntamenti serali, da protagonista o da spettatore, sono certa che la nostra vita sarebbe migliore.
Basta poco, lunga vita al teatro!
di Cinzia Somma