Alla redazione de IL RISVEGLIO

Spero di farcela! Ho i minuti contati.

Alle quattro devo essere a Mathi a prendere mia figlia che esce da scuola. Poi devo tornare a casa, posare figlia e cartella e correre fino in via Roma, al numero 4. Dovrò farlo a piedi in quanto trovare parcheggio a quell’ora è praticamente impossibile.

Ce la devo fare. Appuntamento per le cinque meno un quarto. Certo che ci si mette anche il passaggio a livello adesso! Mi conviene aumentare il passo. Attraverso tutta Via Dante e sbuco …in Via Roma. Caspita, penso! Dove sarà il numero quattro?

Controllo se la numerazione pari va salendo e finalmente arrivo a destinazione. Ecco l’insegna. Il Risveglio. Prima di salire, così come durante tutto il percorso, penso a come possa essere la redazione di un giornale. Non ne ho mai vista una e nella testa ho il modello di Clark Kant, l’eroe di Superman. Mi immagino giornalisti tutti presi alla ricerca di notizie nuove da lanciare sul mercato.

Mi sentivo come un bambino che andava per la prima volta al Luna Park. Beh, non c’era Superman, ma l’ambiente era proprio come me lo immaginavo. Tutti i giornalisti completamente presi. Erano tutti impegnati e con le teste chine sui Pc. Qualcuno era a un passo dall’ultimare un articolo, mentre altri erano probabilmente ancora in alto mare alla ricerca di uno scoop. Pensavo che solo vent’anni fa avrei sentito il ticchettio delle macchine da scrivere e sarebbe stata una colonna sonora da favola. Il Direttore arriva puntualissimo.

Le postazioni sono tutte occupate e mi viene chiesto se mi farebbe piacere prendere un caffè. In genere ci metto un po’ a realizzare, ma questa volta sono particolarmente sveglio e rifiuto categoricamente il caffè. Voglio restare lì! Mi piace questo posto!

Pazientemente mi viene fatto spazio a una scrivania e iniziamo a parlare. Impacciato rispondo alle domande. Avro’ fatto sicuramente una pessima figura, ma non importa! A volte sfogliamo i giornali senza renderci conto del lavoro che ci sta dietro. altre volte dimentichiamo che anche dietro una testata giornalistica di provincia ci sono uomini e donne che dedicano tutta la loro passione in un lavoro duro.

La discussione prende forma e mi rendo conto di parlare con una persona decisamente piena di risorse. Tra una battuta e un’altra continuo ad osservare i giornalisti e sembra che nessuno si sia accorto della mia presenza. Alla fine in realtà vengo salutato anche da chi non aveva mai alzato gli occhi dalla tastiera.

Bene, penso… la pessima figura l’ho condivisa con tutti!

Comunque Buon Lavoro e complimenti: è sempre un piacere leggervi! Pagine Ciriacese Il Risveglio Antonello Micali

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Di Alessandro Baccetti

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