24 settembre · Mathi
Se voglio saperne qualcosa di più del passaggio di uno dei Santi più famosi d’Italia sul nostro territorio, dovrò darmi da fare. Navigare su Google non mi da molti risultati interessanti, quindi dovrò trovare una fonte alternativa. Don Bosco ha vissuto a Mathi per oltre dieci anni, quindi andrò nella biblioteca cittadina alla ricerca di nuove informazioni. Dietro la Piazza principale di Mathi, in un angolo un po’ nascosto ecco la biblioteca. Ad accogliermi è un impiegato che presumo conosca molto bene la città in cui vive.
“Faccio parte di un gruppo Facebook” dico.
“Un gruppo che come scopo ha il rivalorizzare la nostra terra. Ci chiamiamo L’Altra Ciriè, ma
allunghiamo gli orizzonti anche oltre confine… sto cercando notizie sul passaggio di Don Bosco a Mathi, abbiamo qualcosa qui in biblioteca ?”
L’impiegato non perde tempo e mi fa accomodare ad una scrivania dove ci sono sparsi un sacco di dattiloscritti relegati a mano e un volantino.
“Proprio domani in sala Comunale verrà presentato il libro del parroco Sergio Savant. Deve sapere che Mathi, dopo Torino, qui nella provincia è sicuramente la città con maggiore memoria storica. Abbiano tantissime testimonianze dell’importanza che un tempo aveva la nostra città nel panorama delle valli. E tra i vari periodi ovviamente un occhio di riguardo va alla seconda metà dell’Ottocento, quando Don Bosco è venuto a vivere da noi.”
Il bibliotecario continua a rovistare tra appunti e libri sparsi per la scrivania. La sua aiutante ci osserva e segue con lo sguardo ogni movimento che avviene all’interno della stanza.
“Quindi domani parlerete di un successore di Don Bosco?” chiedo.
“No! Don Bosco non è mai stato il parroco di Mathi. Lui era venuto qui per acquistare una cartiera. Gli serviva per poter risparmiare sulla stampa dei suoi scritti. Ma allo stesso tempo iniziò a fare la
Carta anche per altri e nacque l’azienda. Ecco il documento in cui avvisa la curia del suo acquisto. Come può vedere all’inizio le
Cose non andavano molto bene ma in seguito, liberatosi di un socio poco affidabile, la cartiera prese il volo e si acquistarono diversi nuovi macchinari. La cartiera si ampliòe iniziò a dare i suoi frutti”
“Quindi era venuto in valle di Lanzo per investire? Non per aiutare i ragazzi disagiati come aveva fatto a Torino? Questa era una zona importante un tempo per chi voleva investire!”
“Certo, qui ci sono un sacco di corsi d’acqua e la zona era rigogliosa. Per quanto riguarda l’aiutare i ragazzi lo ha fatto anche qui, dando lavoro a molti e facendo costruire in seguito il collegio dei Salesiani a Lanzo. Collegio diventato importante soprattutto nella metà del secolo scorso fino ai primi degli anni ottanta”
“Don Bosco dove viveva quando era a Mathi? Non in parrocchia?”
“No, lui viveva in Cartiera. Aveva la sua casa proprio lì”
A questo punto interviene mia figlia Sarah che stranamente non scappa dalla biblioteca
“Io ci sono stata con la scuola! C’è ancora la casa di Don Bosco in Cartiera. È’ bello perché tutto attorno c’è una fabbrica ultra moderna e in mezzo questa vecchia e rudimentale casetta che è rimasta intatta e uguale a com’era duecento anni fa.”
Faccio un po’ di foto ai documenti e nel frattempo entra un ragazzo che chiede il titolo di un libro. Il bibliotecario gli dice che il libro è appena stato prestato, purtroppo. Il ragazzo se ne va a testa bassa
“E’ gia difficile vedere ragazzi che leggono, e poi quei pochi che lo fanno non trovano il libro che cercano…peccato” dico io
Ma mi viene risposto prontamente che in realtà a Mathi i ragazzi leggono molto e in biblioteca c’è
Una gran via vai di gente. La biblioteca prosegue anche al piano superiore, ma è tardi, devo andare. Comunque torno! Buon fine settimana L’Altra Cirie’!
Di Alessandro Baccetti