Cirié ai tempi del West. Terza parte.
Tutto ad un tratto le porte del Saloom si spalancarono e una raffica di colpi d’arma da fuoco inizio’ a volare per tutta la sala. I bicchieri di cristallo saltarono in aria e le bottiglie di whisky si frantumarono in mille pezzi. L’odore di alcool si fece sempre più forte e tutti i presenti si coprirono la testa con le braccia. Tutti tranne Luca Boy che continuava a suonare il suo piano. E non avrebbe certo smesso a causa di qualche povero matto che faceva solo un sacco di rumore.
Non lo avrebbe fatto perché adagiata sul coperchio superiore del suo piano si era seduta in modo molto provocante la splendida ballerina di Line Dance, Madame Smoking Sunday. A lui piaceva suonare per lei, e lei adorava ascoltarlo.
“Tutti a terra! Abbiamo detto tutti a terra!” A parlare erano le due più temute cacciatrici di taglie dell’intero Canavese Route Contry. Il loro nome era donna Maria la Soviet (chiamata così per via di quello strano accento russo che la distingueva) e Donna Chiara la strizza cervelli. Chiara aveva questo soprannome per via di quel suo strano modo di fare.
In pratica prima di giustiziare i condannati, parlava loro delle motivazioni per cui lo faceva. Il bello era che alla fine i condannati credevano di aver capito le motivazioni e si trovavano d’accordo con la loro carnefice. Accettavano di buon grado la loro fine.
Entrambi erano spietate e portavano con loro sempre un palo e una corda.
“Io sdraiarmi a terra? Ma siete matte? Ho il vestito nuovo appena preso. Mi è arrivato dalla Pich Valley solo ieri!
Piuttosto uccidetemi, morirò con l’abito da sera più bello di tutta Cirié Country! Ma non sarò certo io a sporcarlo”. A parlare era la Cinzia Girl disposta a perdere la vita pur di non compromettere il suo
abito.
“Cerchiamo Nando il pistolero, ecco le manette. Lo sceriffo ci darà 30 monete d’oro. Tranquillità Cinzia Girl”.
“Di nuovo? Ma sono appena evaso!” Rispose il pistolero italiano .
Ma tutto a un tratto fece ingresso la sceriffa e i suoi marshal.
“Lasciate stare il Nando. Non mi conviene continuare a dargli la caccia. Per fuggire mi ha anche distrutto tutti gli scaffali nuovi che avevo appena acquistato per il mio nuovo ufficio. Mi erano
costati una fortuna! Non è un buon investimento questo italiano. Piuttosto, che mi dite di quel losco gringo che si aggira per la città da ormai tre giorni? Quel bell’uomo un po’ stempiato e con la barba incolta. Ci osserva e scrive su di un taccuino. Chi è? Giustiziamolo!”
Fuori dal locale in effetti c’era un signore seduto su una panchina. Era un forestiero, probabilmente.
Bisognava scoprire di più. Prima di impiccarlo sarebbe stato bene perlomeno conoscerne il nome o almeno le intenzioni.
“Hey, tu!” Disse lo sceriffo indicando uno dei suoi irriducibili marshal. ” si, tu! Quello più alto. Non ricordo il nome. Non mi avevi detto che ti lamentavi perché non ti davo dei compiti specifici? Ecco vai da lui con questo metro, e prendi le misure del tizio. Serviranno tra non molto.”
Il marshal si stava avvicinando al forestiero, ma venne ripreso in disparte dallo sceriffo.
“Aspetta. Prima di farlo fuori, chiedigli un paio di cose veloci. Chiedi lui se è forestiero o schiavo. In questi casi prepara la gogna.
Nel caso sia un cittadino con diritto al voto, dagli questo” lo sceriffo tiro fuori un biglietto da visita con impresso il suo volto e con la didascalia “vota per me. Vota per Loredana Girl”.
Il marshal non ebbe neppure il tempo di compiere alcuni passi, che si ritrovò Silvestro man, Davide boy e Luca boy che le facevano la stessa richiesta, elargendogli altri biglietti da visita con impressa l’effige dei loro volti. Ognuno con la
dicitura “vota per me”.
Il marshal si avvicinò al malcapitato.
” tu voti per la contea di Cirié Valley?”
“Il mio voto va ben oltre la vostra contea” rispose il forestiero
“Bene! Allora sarai impiccato tra pochi minuti. Tra l’altro mi eri anche antipatico a vista. Vieni ti porto dallo sceriffo”
L’uomo osservo’ il marshal “alto” prendergli le misure e lo segui come le venne imposto. Arrivato al cospetto dei suoi carnefici si tirò via la giacca e fece scoprire il suo colletto bianco su di una camicia nera.
“Mi presento, signori. Sono Padre Alessandro, il nuovo parroco di Cirié City. Sono qui a controllare il vostro operato.
Lei la smetta di misurarmi e si faccia dare altri compiti.” Asserì il parroco nei confronti del Marshal Alto che continuava a misurare la sua altezza e la sua larghezza.
“Allora cosa avete intenzione di fare per questa splendida terra in cui vivete?”
….continua..
di Alessandro Baccetti