Come si arriva a decidere di partecipare ad una maratona? Quando cominci a correre per svagarti un po, per scaricare la tensione accumulata durante la giornata e poi, giorno dopo giorno, capisci che il tuo corpo risponde perfettamente alle tue richieste e riesci ad aumentare la distanza di un km alla volta?”
In genere dovrebbe essere così, ma non è il caso della nostra amica Silvia, lei la storia la ha percorsa al contrario: ha fatto una scommessa con sua sorella Paola, senza aver mai corso.
Ma chi la conosce poteva aspettarselo, una ragazza minuta, alle volte timida, ma piena di grinta e di passione, talvolta incosciente nella sua genuinità, ma sempre determinata.
Ecco come ci racconta la sua storia:
“Facciamo una scommessa? Tra 7 anni voglio correre la maratona di New York!”
È iniziato tutto così, proprio nella grande mela, dove io e mia sorella Paola abbiamo trascorso una bellissima vacanza.
Decidere di correre una maratona è una sfida, un traguardo da raggiungere soprattutto per chi come me che non aveva MAI corso, ma è sempre stata affascinata da questo sport.
Così ho trascorso gli ultimi 2 anni preparandomi.
Ho cominciato con brevi sedute di allenamento per poi passare alle prime esperienze di gara. Lentamente con il trascorrere dei mesi e degli allenamenti sono arrivata a correre le mezze maratone. Tutto calcolato: ne ho scelte cinque, in cinque regioni diverse della nostra bella Italia. Verona, insieme alla mia squadra Equilibra Running Team, Milano, la mia città Torino, Bologna e Pisa.
La partenza per NY finalmente è arrivata e con questa anche la mia insicurezza ed il timore di non riuscire a finirla.
Nel preciso momento in cui ho iniziato a correre, solo un obbiettivo: il traguardo e quella bellissima medaglia tanto desiderata.
La maratona di New York è un’immensa festa, fatta di musica, colori e volti. Una folla di persone che ti incitano dal primo all’ultimo miglio e, tra queste, la mia mamma, il mio papà e mia sorella Paola.
Quando a pochi km dal traguardo, in un turbinìo di pensieri, sensazioni e sudore, ho incrociato finalmente i loro sguardi, ho provato un’emozione ai limiti della commozione, ricevendo dalla loro presenza la giusta carica per terminarla.
Da una scommessa è nata una grande passione, la corsa!
La corsa è sacrificio e determinazione, è la nascita di nuove amicizie, nuovi amori…
La mia fortuna più grande è stata quella di correre la mia prima maratona sostenuta da due grandi runner: Guido e Massimo, che mi hanno fatto macinare km senza troppa fatica e con grandi risate.
Un’esperienza che è metafora di vita e che rimarrà indelebile nella mia memoria.”
Grazie Silvia!
Ah! Ma ora Paola devi toglierci la curiosità!!!! Qual era la posta in gioco per la scommessa, visto che Silvia l’ha vinta?
Di Cinzia Somma