Fuori controllo

A volte ritornano, a volte dobbiamo ritornare sugli argomenti e sul luogo del presunto reato perché se ci si ferma si rischia di fare il gioco del padrone.

Mi piace passeggiare per la città e mi piacciono soprattutto i luoghi con un viavai di gente, in cui non ci si ritrova mai troppo soli, ma con angoli di tranquillità e un po di verde. Mi piace il viale e il giardino della Chiesa di San Martino e mi piace Ciriè 2000 zona estremamente tranquilla seppur con il passaggio frenetico di persone che entrano ed escono dall’ufficio postale, dall’agenzia delle entrate e dai bar.

Quando sono a Ciriè 2000 il passaggio obbligato è sulla pista che una volta era occupata dallo skate park e…. non ce la faccio a non sbirciare dai vetri del Taurus.

Questo pomeriggio sono a passeggio con Dario (Zabardi), ci guardiamo e capiamo al volo: scendiamo la rampa e cominciamo a fare foto, il magazzino è un deposito di ogni tipo di rifiuti, mi chiedo se ci sono avanzi di cibo e quindi anche la presenza di ratti. Al pensiero mi viene un brivido quindi proseguiamo fino al fondo della rampa dove so per certo che troveremo locali che sono stati puliti ad hoc in occasione della commissione consiliare di metà dicembre. Sindaco e consiglieri avevano fatto un sopralluogo per verificare lo stato della struttura.

Penso di fare un post con le foto al confronto: il retro del locale sporco, disordinato e indecoroso e l’ingresso principale sgombero da rifiuti e sistemato alla bene e meglio per dare una parvenza di ordine. Se la cura del locale è paragonabile alla cura personale posso asserire che qualcuno si lava la faccia ma non si fa il bidet.

 

 

 

 

 

 

Nella prima foto la parte anteriore del locale perfettamente pulita, nella seconda il retro con ogni tipo di rifiuti

Facciamo per tornare indietro, ma la mia attenzione si posa sulla porta che ho superato 4 mesi fa, mi sembra di vivere un dejavù: è aperta, non socchiusa, ci saranno 15 cm, lo spazio necessario affinché un gatto si intrufoli dentro. Impossibile mi dico! Era stato messo un grosso lucchetto a fine settembre, lo ricordo bene! Eppure non vi è traccia… guardo meglio e faccio ancora foto. Niente lucchetto, porta aperta, possibilità di devastare ulteriormente questo locale che ospitava giovani da tutta la valle non più di qualche anno fa…

Guardo ancora Dario che non è basito quanto me, e mi stupisce vederlo tra l’arrabbiato e il divertito, “abbiamo ancora una proprietà privata di un ente pubblico che non è messa in sicurezza e ancora una volta l’amministrazione dimostra tutta la sua incapacità”.

Non entriamo, non ne vale la pena. Abbiamo tutto ciò che ci serve per documentare ancora una volta l’incuria di questa amministrazione. Stanziano 8mila euro per installare un sistema di videosorveglianza (chissà quando si passerà dallo stanziamento alla realizzazione) e successivamente altri 20mila per “non meglio precisati” lavori di riqualificazione.

A che pro? Perché? Per quale motivo investire soldi (tanti e nostri) per una struttura abbandonata a sé stessa e per la quale finora sono state avanzate diverse proposte, ma sulla cui funzione tutti hanno le idee ancora troppo confuse?

di Cinzia Somma

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