Anche quest’anno é arrivato agosto e come di consueto siamo tutti li ad aspettare che i parchimetri vengano coperti da un sacco nero, segno che il parcheggio non é a pagamento.
Certo fino a qualche anno fa la gioia era estesa a tutto il mese, mentre negli ultimo tempi ci limitiamo alle due settimane centrali, ma tant’è.
Quello che però a ben pensare lascia di stucco é la dinamica che coinvolge i parcheggi sotterranei, soprattutto quello di Piazza Castello e soprattutto il venerdì, giorno di mercato.
Per meglio spiegare però é necessario esporre l’antefatto.
Cirié parcheggi é una società privata che a fronte della realizzazione dei parcheggi di piazza castello e Cirié 2000 (anche se sarebbe doveroso aprire un capitolo a parte per chiederci e chiedere come una società privata abbia avuto un cofinanziamento a fondo perduto da parte della regione senza che un ente pubblico fosse presente nella compagine sociale, ma forse prima o poi ci torneremo) ha avuto in gestione tutti i parcheggi a pagamento della città fino al 2043 (originariamente era il 2038, ma la concessione è stata allungata di 5 anni all’inizio del 2016 per permettere a un privato di fare un po’ più di utile…).
Questo in breve l’antefatto, il problema sorge però quando arrivano le due sospirate settimane di parchimetri incappucciati, settimane che recano con sé la chiusura dei parcheggi sotterranei, cosa che provoca un certo disagio soprattutto il venerdì, giorno di mercato, probabilmente perché il mercato non chiude per ferie.
Posto che non mi sono preso il disturbo di leggere tutto il contratto della concessione, quindi ignoro se i parcheggi sotterranei siano, da qui al 2043, da considerarsi di proprietà del Comune e dati in gestione, o di proprietà di Cirié parcheggi, resta il disagio di chi in ferie non va e si vuole comunque recare al mercato, disagio a cui nessuno ha cercato di porre rimedio.
Non che ci si possa aspettare che la soluzione arrivi da una società privata che, comprensibilmente, ha nell’utile il suo unico fine, quello che lascia perplessi é che la cosa sia sfuggita a una amministrazione che si dice vicina alle esigenze dei cittadini. Quali sono, ammesso che ci siano, le motivazioni tecniche che non permettono di tenere aperto un parcheggio automatico durante le due settimane di stop estivo? A Torino nonostante le due settimane di “parcheggio libero” i parcheggi in struttura rimangono operativi (e ovviamente a pagamento). Cirié ha dinamiche così complesse da non rendere possibile un’operazione simile? Di fatto é uno spazio pubblico dedicato a un servizio pubblico che in queste due settimane diventa un disservizio e l’unico interlocutore che abbia voce in capitolo per cambiare le cose dorme sulle note de “il diario della giunta”.
di Dario Zabardi