Consiglio banalità

Sarà stato senza dubbio un consiglio comunale interessante quello di lunedì il cui argomento principale era il bilancio, ma non sono riuscita a seguire oltre le interpellanze: sarà che sono intollerante alle banalità e non troppo scema da farmi prendere per i fondelli.

Le interpellanze presentate dai consiglieri Silvestro e D’Agostino sono risultate banali per il semplice fatto che sono state poste prima del lockdown. Riguardavano infatti l’avanzamento lavori nella struttura ex Taurus e la questione sul centro Hop & land con relativo intervento del TAR e procedimento giudiziale in corso.

Il sindaco Devietti risponde ad entrambe le questioni facendo un breve riepilogo sulla storia. Definisce l’iter del Taurus “lungo e tortuoso”. Ricorda che l’appalto è stato vinto dalla Cooperativa “Il Capolinea” (unico partecipante al bando) e che “la concessione sarà di 9 anni prorogabile per altri 5. Il comune parteciperà alle spese per 30mila euro per risistemare gli impianti elettrici e di riscaldamento. L’obiettivo del gestore è aprire entro il mese di ottobre 2020 e molto probabilmente non slitterá ulteriormente l’inaugurazione. Il locale sarà destinato a giovani e non solo. Verrà attivato anzitutto l’ Informagiovani, il doposcuola per adolescenti, spazi studio per gli universitari. Dovrà diventare un punto di incontro per spettacoli, feste e teatro”.

Per quanto riguarda il centro “Le Spine” i giornali locali ci hanno spiegato ampiamente e in maniera dettagliata che l’intervento del tribunale è stato richiesto dai gestori della struttura giochi poiché non ritenevano giusta la chiusura e dall’intervento di un capace (e sgamato) Capasso che ha fatto notare che se solo ci fosse stata una comunicazione aperta tra le parti non si sarebbe protratta così a lungo la questione. Il consigliere PD ha inoltre fatto notare l’importanza e la valenza sociale della cooperativa. Ha spiegato tutto il procedimento avviato molti anni fa, durante la sua permanenza in amministrazione e ha dato importanti spunti di riflessione. Anche in questo caso il sindaco Devietti ha voluto precisare che “sarebbero bastati pochi documenti da presentare in comune che garantissero la sicurezza edilizia. Ci sono state comunicazioni e incontri tra le parti finché la cooperativa Casa di Nazareth ha deciso di rivolgersi al TAR e chiudere i canali di comunicazione con l’amministrazione. Nel frattempo il gestore ha fornito la documentazione necessaria e quindi il tribunale ha accolto la richiesta parzialmente”. Nessun risarcimento da parte del comune dovrà essere versato nei confronti della struttura.

La frase che mi ha lasciata perplessa in questa discussione, l’ha esposta Silvestro ribadendo testualmente “Le cooperative non ci guadagnano ma non possono chiudere in perdita”. Va tutto bene, ma da uno che per mestiere dovrebbe essere un bravo oratore, mi sarei aspettata una riflessione più professionale e meno da Mr Lui. Affermare che la cooperativa non ci guadagna è, dal punto di vista formale, corretto, ma per le cooperative esistono quasi le stesse opportunità che vengono offerte a una normale impresa di chiudere il bilancio in pareggio (quindi di non “guadagnare”): rimborsi spese, stipendi, consulenze… tutte cose che, lavorando a mia volta per una cooperativa, vedo quotidianamente. Quindi non tragga in inganno la frase buttata li con sufficienza dal 5 stelle: dire che le cooperative non guadagnano non vuol dire che dietro le cooperative non ci siano interessi economici, a volte anche di notevole entità. Hanno si una valenza sociale (in certi casi più marcata che in altri), ma il desiderio di fare del bene non è necessariamente l’unica molla che porta alla creazione di una cooperativa e gli esempi, anche tratti dalla stampa nazionale, non mancano…

Questo è quanto, a voi le riflessioni. Attenzione però, volevo farvi notare che tra meno di 10 mesi ripartirà la campagna elettorale e la Lory è già al lavoro, D’Agostino è tra la gente e gli altri? Mi auguro che non si presentino a chiedere il voto solo nel periodo preelettorale, perché mentre preparate interpellanze “nonsense” e il sindaco vi risponde come se fosse una domanda intelligente, rimanete attaccati al palo e la Devietti vola diretta su altri 5 anni di mandato.

E forse è la cosa migliore.

di Cinzia Somma

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