È capitato a tutti di uscire almeno una volta, nonostante il lockdown, giusto? e come non accorgersi dei tanti cantieri aperti nella nostra città? ce ne sono così tanti che gli anziani per controllare l’avanzamento dei lavori devono dividere la giornata un po da una parte, un po dell’altra.
Il più evidente è quello nella centrale via Vittorio Emanuele: a parte il disagio per le vie alternative da percorrere per arrivare al parcheggio di Piazza Castello, bisogna notare il gran cambiamento che subirà il centro cittadino a lavori ultimati: una bellissima pavimentazione tutta in lastricato (gli scongiuri per evitare l’acciottolato sono serviti!) i fili volanti di utenze elettriche e telefoniche di case e negozi spariti, e a tratti anche la pavimentazione dei portici è stata sostituita… peccato per la maggior parte delle barriere architettoniche che sono rimaste invariate.
Molto probabilmente a lavori terminati ci ritroveremo un centro irriconoscibile, ringiovanito pur mantenendo lo stile originale di almeno due secoli fa.
Anche l’illuminazione verrà sostituita ed è un gran passo avanti rispetto alla pulizia delle luminarie fatta durante il primo anno di mandato dell’attuale sindaco Devietti che non aveva migliorato di molto la situazione nei tratti più bui dei portici.
Bisogna dar atto a questa amministrazione che di cambiamenti ne ha portati parecchi alla città: variazioni nella viabilità (il più importante e più azzeccato lo STOP e la rotonda in via Battitore, benchè si siano dimenticati di destinare parte della carreggiata alla pista ciclabile), la modifica dei parcheggi in corso Nazioni Unite e via Macario, la nuova Piazza San Martino, via Parco completamente rifatta e non dimentichiamo, nell’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi, i parcheggi riservati al personale ospedaliero; insomma non ho tenuto sotto controllo se tutti i punti del loro programma siano stati attuati, ma di sicuro Ciriè è cambiata molto in questi quasi 5 anni.
Ricordo che è già stata istituita una commissione per i lavori del sottopasso veicolare nei pressi del passaggio a livello di via Torino e seppur i lavori dovessero essere ultimati con un altro sindaco, avremmo tutti ben impresso che questo nuovo cantiere e la realizzazione di “Ciriè stazione porta” è stata fortemente voluta e ottenuta (con tutti i milioni necessari) dall’attuale amministrazione.
A conti fatti non credo ci sia qualcuno in grado di ostacolare una nuova candidatura dell’attuale sindaco, il partito della Meloni sta guadagnando consensi, ma se il buon D’Agostino non si allea con i rappresentanti di zona della Lega prevedo uno spreco di voti verso due alleati in parlamento che sul territorio sembra non si piacciano molto.
Per quanto riguarda il PD, non so se è solo una mia impressione, ma a livello locale pare siano spariti dalla circolazione; un solo nome potrebbe dar filo da torcere alla Lory, ma se si punta ai giovani, credo non ci sia partita, vincerebbe lei a mani basse. Ho provato a chiedere al mio candidato “del cuore” se il suo nome è tra la rosa da scegliere, non ha né confermato, né smentito, staremo a vedere!
Infine i 5 stelle che sono in caduta libera a livello nazionale e sicuramente non ci hanno fatto sognare a livello locale: sorrido ancora all’immagine dell’ex candidato sindaco con un pennello in mano sulle pagine di un giornale locale.
Insomma, Loredana Devietti si sta già preparando alle prossime elezioni: è in perfetta forma fisica, ha una giunta sempre sul pezzo (forse Pugliesi il più latitante, ma magari appare meno sui giornali e lavora in sordina) i referenti di zona attenti e disponibili.
Che dire? Squadra vincente non si cambia? Staremo a vedere. Personalmente con questi presupposti credo di avere le idee piuttosto chiare su chi potrei votare e chi escludo a priori… se poi nel programma ci fosse la pedonalizzazione di via Vittorio Emanuele e l’eliminazione del parcheggio di Piazza Castello per renderla una zona vivibile, a misura di famiglie, beh, in quel caso non guarderei nemmeno il simbolo, il mio voto sarebbe diretto a quel candidato.
Certamente oggi è ancora presto, ma un’idea possiamo cominciare a farcela!
di Cinzia Somma