E’ stata una sorpresa un po per tutti i cittadini ciriacesi, apprendere dai giornali che il primo candidato per la poltrona di sindaco alle prossime amministrative, sarà Matteo Maino, quarantenne di San Carlo, architetto, referente del Ciriacese e delle Valli di Lanzo per Azione, il partito fondato da Carlo Calenda.
E’ inoltre referente per infrastrutture e trasporti sulla regione Piemonte e parte attiva in due gruppi tematici nazionali e collabora su altri due, sempre di Azione. Fa parte del provinciale Torinese e del regionale piemontese.
Non è affatto digiuno di politica, ha lavorato dietro le quinte per oltre vent’anni, anche per esponenti di spicco del nostro attuale governo e sebbene sul territorio sia noto solo agli addetti ai lavori, conosce molto bene la realtà cittadina.
Se qualcuno ha pensato che non sia un avversario temibile, devo invitarlo a ricredersi: è preparato e ha formato una squadra competente, di giovani e meno giovani, con cui si interfaccia prima di prendere qualsiasi decisione. Squadra che lui stesso definisce di “riformisti”, “spero di coinvolgere tutte quelle persone che hanno le idee chiare e non condividono il modo di amministrare della Devietti. Sono un cittadino fra cittadini volenterosi di proporre un’alternativa concreta”.
Della squadra è comunque il leader, probabilmente per la sua versatilità ed il suo essere poliedrico.
Il suo programma è basato su cinque punti attuabili durante i cinque anni di mandato e prevede altrettanti sottopunti. Non considera i lavori ordinari, poichè la manutenzione ordinaria va fatta regolarmente per tenere in buono stato le strutture, ma quelli straordinari: in primo luogo rivedrebbe la viabilità cittadina, creando sensi unici e zone in cui agevolare la sosta (prevedendo per esempio, il costo del parcheggio giornaliero ad un euro)… durante la nostra chiacchierata non ho pensato che il contratto del Comune con la ditta “Ciriè parcheggi” durerà ancora qualche decennio… distratta io.
Valorizzerebbe Ciriè “stazione porta” per quanto riguarda il traffico ferroviario, creando parcheggi in quella zona e facendo un percorso “obbligato” pedonale e ciclabile, in modo da permettere ai visitatori di fare un giro per la città attraverso i vari punti di interesse: il Duomo, il Palazzo D’Oria, il centro, Villa Remmert, la Torre San Rocco, al momento del tutto svilita.
Ha un’idea di riqualificazione anche di Piazza Castello, per renderla fruibile al pubblico, operazione per la quale, pare, abbia anche individuato i fondi necessari. Nel progetto verrebbero creati parcheggi sotterranei.
Ha tantissime idee e molti progetti accattivanti anche per quanto riguarda le frazioni, che considera un patrimonio per la stessa Ciriè.
Maino mi parla di confronti e collaborazioni con i comuni limitrofi, cosa disattesa dall’attuale amministrazione; critica fortemente (e con competenza) i lavori effettuati per la riqualificazione del centro storico, la permanenza ancora attuale di tantissime barriere architettoniche, la posa delle pietre.
Ha provato a costruire un dialogo con l’amministrazione Devietti e con il PD, dalla prima ha ricevuto un netto “no”, con i secondi è ancora in trattativa.
Nutre profonda stima per Valeria Astegiano per la sua cultura, la sua conoscenza del territorio e per Federico Ferrara, giovane, ma caparbio, capace, competente.
Disdegna per coerenza e ideologia un possibile avvicinamento al gruppo di D’Agostino per Fratelli D’Italia e ai cinque stelle, peccato che nonostante il tempo impiegato nella politica, nessuno, me compresa, l’abbia mai sentito esprimersi, negli anni passati, su qualcuno dei punti del suo stesso programma, o sulle criticità dell’attuale amministrazione, forse avrebbe dovuto “presentarsi” gradualmente, farsi conoscere e non piombare all’improvviso così come ha fatto. Ma probabilmente anche questa è stata una scelta ponderata.
Personalmente ho avuto una bella impressione durante l’ora abbondante di chiacchierata con il candidato Matteo Maino, non farà banchetti, ma lo vedremo per le vie della città a parlare con la gente… e vi invito a fermarvi se vi dovesse capitare di incontrarlo, potrebbe stupirvi e conquistarvi.
di Cinzia Somma