PedonalizziAMO E viviAMO Ciriè

Qualcuno potrebbe intenderlo come uno slogan elettorale, e vi assicuro che se dovessi candidarmi punterei molto sulla pedonalizzazione del centro storico, ma poiché per me la politica (fatta da altri) è una passione e non ho alcuna intenzione di propormi alle imminenti elezioni, questo “PedonalizziAMO e viviAMO Ciriè” è un invito alla riflessione.

È evidente che i tempi sono cambiati e non possiamo continuare ad esprimerci per luoghi comuni (anche piuttosto obsoleti ormai) come “i negozianti o i residenti non la vogliono”. A parte il fatto che Ciriè ed il suo centro storico non appartengono solo agli uni, né agli altri, molti cittadini dei paesi limitrofi si trovano spesso a fare shopping, portare i figli a scuola, vivere più la nostra città che il loro paese; detto ciò vorrei ricordare che gli eventi degli ultimi 2 anni ci hanno indotto a cambiamenti nelle abitudini e nelle necessità.

Perché se il periodo di isolamento forzato ci ha fatto apprezzare la solitudine e la riflessione, d’altro canto ha anche scatenato in noi la voglia di “libertà, che non significa voler condividere o socializzare (chissà quanti di noi si sono scoperti asociali nel frattempo). Un esempio lampante è visibile passeggiando per le vie, la gente esce anche di sera, anche se i negozi sono chiusi, anche se piove.

Per quanto ho visto nelle ultime settimane e ho provato io stessa, in termini di vivibilità la scelta che mi appare più sensata è senz’altro la pedonalizzazione di via Vittorio Emanuele.

Questo oltre ad avere un impatto benefico sulla fruibilità del centro, avrebbe anche come effetto secondario una minor sollecitazione della nuova pavimentazione stradale, a maggior tutela dell’investimento economico affrontato.

Inoltre passare da un portico all’altro senza doversi preoccupare di poter essere investito, è una libertà di cui non riusciamo più a fare a meno.

E se è vero che con la stagione fredda che si avvicina potremmo non vedere gli ampi dehors lungo la via, per tutta risposta i baristi potrebbero organizzarsi con stufette mobili che sono anche esteticamente gradevoli per il decoro stradale.

Insomma, ci sono (ci sono?) ben pochi motivi per non rendere pedonale la via, e non se ne escano i residenti dicendo che faranno fatica a portare la spesa a casa, perché per loro non cambierebbe nulla: il transito è vietato a tutti, tranne che ai residenti e a chi ha posti auto o autorimesse adiacenti alla via. L’unico problema reale potrebbe riguardare i negozi di genere alimentare (2-3 in totale), ma attrezzandosi di un banale carrello della spesa, il problema non sussisterebbe.

Il mio invito a riflettere è rivolto a tutti, ma mi piacerebbe che chiunque abbia intenzione di guidare Ciriè per i prossimi cinque anni esprimesse una posizione precisa. Un invito che faccio direttamente anche all’attuale amministrazione Devietti che non si è espressa né in un senso, né nell’altro riguardo la pedonalizzazione. Si rincorrono invece le voci del transito veicolare dal termine dei lavori di riqualificazione previsti per metà del prossimo anno. È una questione di correttezza e di trasparenza nei confronti degli elettori, perché per qualcuno è fondamentale conoscere la posizione di ogni lista a tal riguardo per poter decidere con convinzione la propria intenzione di voto.

Sarebbe un buon inizio poter dire “viviAMO Ciriè perché amiAMO Ciriè”.

Pensavo di intraprendere una raccolta firme, per capire le intenzioni dei ciriacesi, anche se parlando con molti, la pedonalizzazione sarebbe l’inizio di un vero cambiamento; mi piacerebbe chiedere l’appoggio a tutti i candidati, partecipando ai loro banchetti, indipendentemente dai simboli, indipendentemente dagli schieramenti. Collaborazione e sinergia, l’unico modo per remare tutti nella stessa direzione.

di Cinzia Somma

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