Venerdì pomeriggio, proprio nella giornata internazionale dei diritti delle donne, ho partecipato alla conferenza stampa di Novacoop “rompiamo il silenzio”..
Sono legata a questa cooperativa da oltre 25 anni e mi ha fatto estremamente piacere poter assistere alla consegna di un sostanzioso assegno dedicato alle associazioni che tutelano donne che subiscono violenza domestica.
Carlo Ghisoni, Direttore delle Politiche Sociali ha ricordato l’impegno di Coop per queste tematiche: già in occasione del 25 novembre erano stati venduti biscotti sulle cui confezioni vi erano tutte le informazioni e i numeri necessari per denunciare gli abusi, e parte del ricavato è stato destinato ai centri antiviolenza.
Inoltre, oltre 5000 soci hanno rinunciato allo sconto in cassa, devolvendo parte dei punti accumulati facendo spesa, proprio per i centri antiviolenza.
Un plauso anche ai soci volontari che in punto vendita si prodigano ogni giorno per promuovere campagne sociali.
Tra l’altro se qualcuno fosse interessato a far parte del Presidio Soci Volontari, può fare richiesta entro il mese di marzo. Chiedete pure informazioni a me o in negozio.
Il presidente di Novacoop, Ernesto Dalle Rive ha ribadito l’intenzione di mantenere l’impegno e la collaborazione con gli enti attivi e la Regione Piemonte.
Ha ripetuto con forza l’importanza della sensibilizzazione e dell’attenzione per le nostre strutture, la famiglia e gli ambienti che frequentiamo. “Se il problema non ci riguarda direttamente abbiamo la tendenza ad ‘autoassolverci’ di fatto non facendo nulla per garantire i diritti sociali, la libertà e l’autonomia economica.
Dobbiamo riuscire ad approdare ad una logica di consapevolezza e responsabilità.”
“Nei nostri negozi abbiamo la possibilità e il dovere di consigliare ai soci di riflettere sul tema e di conseguenza, cambiare approccio; non solo nelle ricorrenze, ma tutti i giorni. Solo così saremo un valore aggiunto.”
Destinatario dell’assegno, l’assessore alle pari opportunità della Regione Piemonte (con delega alla famiglia) Chiara Caucino, che ha brevemente descritto la situazione nel nostro territorio, e vi assicuro che i numeri sono impressionanti e ben oltre quanto immaginavo, in negativo purtroppo. “Aiutiamo le donne ad uscire dall’isolamento e dalla paura e ad integrarsi nella società”, la sua conclusione.
Naturalmente vi invito a riflettere e a cambiare approccio, perché credo sia l’unico modo per essere parte attiva, affinché non sia più necessario dover dedicare giornate e destinare soldi a strutture antiviolenza.
Sarebbe un mondo migliore per tutti. Ne sono certa.
di Cinzia Somma