Ricevo e condivido:
Questa settimana, in concomitanza con l’inizio della scuola, ho assistito virtualmente ad una situazione raccapricciante di per se, ma ancor più mortificante per me, che vivo in una situazione di disagio completamente nell’ombra.
Sono una mamma single di un ragazzo di 13 anni, ho un lavoro precario e faccio fatica a sbarcare il lunario. Mio figlio, come ogni ragazzo che frequenta la scuola del l’obbligo, ha necessità di libri, quaderni e materiale didatt…ico; ovviamente non ho la possibilità di acquistare tutto subito, così già da maggio ho cercato di mettere da parte qualche soldo per non trovarmi impreparata a queste spese….. libri di seconda (forse terza!) mano, quaderni in confezione multipla, zaino e astuccio del Torino riciclati dello scorso anno, seppur nel frattempo mio ragazzo abbia cambiato squadra del cuore….
Non ho chiesto aiuto a nessuno, ho fatto tutto con le mie forze fin dove potevo… nessuno sa delle difficoltà che affronto quotidianamente, né parenti, vicini di casa e amicizie varie.
Non trovo corretto che altre famiglie, che non vivono propriamente nelle difficoltà, che non muovono un dito per racimolare qualche soldo onestamente chiedono, ed ottengono, tutto ciò che il mio ragazzo non ha potuto avere.
Non è giusto che la gente venga presa in giro pensando di fare beneficenza quando invece le persone che la richiedono hanno già assistenza degli enti del territorio, ricevono spesa e bollette pagate.
Mi rivolgo al Comune, alla Caritas, alla San Vincenzo ed a tutte le iniziative private: accertatevi delle reali necessità prima di partire in quarta e aiutare chi non ne ha bisogno!!!!
Firmato: una mamma fiera di sé!
Di Cinzia Somma
Credit immagine: http://www.scuolasangiuseppeverona.com/