Ogni anno torna alla ribalta il giorno della memoria.
Ogni anno rivivo quelle immagini atroci che ci vengono fatte rivedere dai media.
Ogni anno, puntualmente, penso che l’uomo probabilmente non è un essere intelligente. Mi vergogno puntualmente di far parte di una specie che è arrivata a tanto. Ma io non c’ero.
Da appassionato di storia come sono capisco che la violenza e il bisogno di potere ha radici ben radicate nell’umanita’. Da sempre ci sono stati uomini che hanno voluto imporre un predominio assoluto. Non solo durante la seconda guerra mondiale, ma durante tutto il corso della storia.
Ieri come oggi. Un tempo l’ignoranza ha dato adito al popolo di sottostare a leggi dettate da pochi eletti provenienti da famiglie potenti e senza scrupoli. Famiglie che riuscivano a convincere la povera gente che combattere per loro era un privilegio. Ieri come oggi.
La mente umana a questo punto inizia a contorcersi e di contro questi strani esseri riuscono a pilotare il tutto inventando un Dio che gli imponesse delle scelte.
Le loro scelte.
Ma ho letto svariate volte la Bibbia e nulla mi è mai tornato su questi pensieri. Uomini che si credono Dio non sono uomini, ma feccia dell’umanità. Iniziare a dare un senso all’incognito, partendo dal presupposto che Dio sta’ al di sopra. Cercando di capire che se deciderà di abitare in qualche luogo, lo farà dentro ognuno di noi e non in un singolo individuo che vuole sostituirlo.
Ieri come oggi l’odio e la violenza portano ad in esistenza muta e senza scopo.
Partendo dall’Egitto passando per Gerusalemme, attraversando la Mecca e soffermandoci a Roma. Sorvolando con il pensiero pulito l’India e il Tibet, non troveremmo mai dolore e odio.
Solo la ricerca di una entità superiore e al di sopra delle parti che ci vorrebbe uniti per il solo fatto di far parte di un pianeta vivo e unico. Il nostro. Giusto o sbagliato che sia, questo è il nostro vivere e combattere per l’ideale di uguaglianza è un nostro dovere e un nostro diritto. Adesso e per sempre…
di Alessandro Baccetti
Credit immagine: https://images.wired.it
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