Ciriè nel Far West: quindicesimo capitolo in memoria di Jolanda

Ciriè City era davvero messa maluccio. Lo sceriffo stava ancora vagando per le praterie in cerca di stimoli per poter tornare, mentre in città la gente stava chiusa nelle proprie case aspettando che qualcosa, prima o poi, accadesse.

I bambini dell’asilo erano chiusi nella corriera e dormivano sogni beati aspettando che qualcuno li facesse scendere per andare a giocare.

Alcuni balordi di Rossetti Park stavano distruggendo tutto quello che gli riusciva demolire pur di poter far passare il tempo.

I tre Gringo continuavano a sorseggiare whisky. Luca man si guardò attorno e disse: “non so se restare. Voglio andarmene! Sono stufo di tutto questo. Ho bisogno di andare a prendere una boccata d’aria altrove.” “Ma dove credi di andare Boy?” Disse Davide senza mai volgergli lo sguardo.” ormai sei condannato come noi a restare. Diventerai vecchio e triste proprio come lo diventeremo noi. E lo faremo qui! A Ciriè City!” “Si ragazzi. Ma sia chiaro: se adesso arrivano dalla città perché qualcuno ha trovato il petrolio, lo cacciamo a calci. Qui solo canapa! Niente oro nero.” Solo polvere e nebbia si alzava dalla terra quando ad un tratto un cavallo bianco con le brighe ricolme di diamanti arrivò nella Piazza.

In groppa una splendida gringa bionda platino con un sorriso smagliante. “Hey! Ma cose è questa città? ” disse a voce alta rivolgendosi al suo cavallo. “Come è che non succede nulla? In che razza di posto siamo finiti? La gente si avvicinò alla donna in modo incuriosito e le chiesero chi lei fosse “Io sono Jolie! Buonjour a toute le monde! Sveglia ragazzi! Qui c’è da fare qualcosa. La città si sta spegnendo. Ma non preoccupatevi! Ci penso io!”

Anche Roby Girl, la giornalista del Press la notò, e si avvicinò molto lentamente. Era attratta dalla sua presenza un po’ come tutta la città del resto. “Da dove vieni, gringa?” Chiese la reporter, sicura che da lì a poco sarebbe finalmente accaduto qualcosa. “Vedi quelle montagne? Ecco. Conta la quarta montagna a destra. Quella più innevata. Quella con il cocuzzolo più alto.” disse indicando un punto preciso con il dito. “Io arrivò proprio da lì. E cascasse il mondo, ci tornerò prima o poi.

Sono secoli che viaggio alla ricerca di chissà cosa. Ma tanto lo so che quello che cerco si trova proprio lì. Dietro quella montagna.” Rispose con lo sguardo rassegnato.

Un attimo di silenzio e poi di nuovo ad alzare la voce e a chiamare tutti gli abitanti a raccolta “Iniziamo con una festa! Una grande festa! Fate scendere i bambini dalla corriera e mettetegli i vestiti della domenica. Tutti mi raccomando. Via quei bronci! Su! Illuminiamo questa città!

Musica! chiamate il Pianista. Anche tutta l’orchestra deve essere presente. Questa sera accadra’ qualcosa di straordinario a Ciriè City !”

“Roby Girl” prosegui jolie, “fai un articolo speciale! Stasera si balla e si sfila! Uomini, donne e bambini! Tutti a festa stasera!” La piazza fremeva. Quella sarebbe stata una serata indimenticabile per la City.

E c’erano proprio tutti. Jolie continuava a impartire ordini e a discutere con tutti. Ma non mollava. Ogni cosa doveva essere al posto giusto. Quando si rese conto che i preparativi erano finiti si diede un’occhiata attorno. “Bene! C’è l’abbiamo fatta anche questa volta.” Disse mentre saliva in groppa al suo cavallo bianco.

Si sistemò il cappello e si allontanò dalla piazza senza che nessuno se ne accorgesse. Erano tutti intenti a fare le cose nel modo giusto e non si accorsero del suo allontanamento.

Intanto poco più in là Padre Alessandro discuteva con la Cinzia Girl per una questione di Ave Maria . “Ti ho detto cinquanta! Cinquanta ave Maria se vuoi l’assoluzione ” “No!” Replicava secca la Cinzia. ” secondo me bastano venti!”

Mentre discutevano videro passare Jolie con il suo cavallo bianco. “Jolie , Jolie! Dove vai così di corsa? Tra un po’ parte la festa! Sei la regina d’onore! Non puoi andartene!’ La donna non smise un attimo di galoppare, volse lo sguardo verso i due, spostò il cappello in avanti e disse “A bientot mon amis! Torno da dove sono venuta! La quarta montagna a destra! Ricordate? E’ lì che devo andare!”

“Che persona splendida! Speriamo torni presto!” Disse Cinzia Girl. Pochi attimi e non si sentirono più gli zoccoli del cavallo scalpitare. La sua figura si perse sotto le montagne. Poi d’un tratto si avvertirono delle voci in lontananza. “Cosa sono queste voci? Le sente Padre Alessandro?” Il Don prese un ramoscello che aveva in mano e iniziò a disegnare qualcosa sulla terra. ” queste sono voci di chi sta impartendo lezioni ai Santi… ne avranno da lottare dietro quella montagna da oggi in poi! Buona fortuna Gringa!”

Questo è il nostro arrivederci… tutto per te Jolie!!!

di Alessandro Baccetti e Cinzia Somma

Credit immagine: http://i.imgur.com

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