Un incontro bello e inaspettato. Un sabato pomeriggio di quelli dediti al “godiamoci il pomeriggio insieme”, esco con Dario per una passeggiata in giro per i portici a guardare le vetrine allestite a festa e con la speranza di avere un’illuminazione o un’idea originale per i prossimi regali di Natale.
E invece ecco che l’insolito arriva: ci imbattiamo in tre vetrine che catturano la nostra attenzione: quadri e sculture dai colori vivaci che rendono ancora più luminose e accattivanti le vetrine che altrimenti sarebbero rimaste con la serranda abbassata in questo periodo di shopping.
Le prime vetrine in cui ci siamo imbattuti esponevano le opere di Salvatore Piazza e Mauro Proci, casualmente (e fortunatamente) sono proprio lì fuori, scambiamo 2 chiacchiere con loro, poi visto che la discussione si fa interessante, ma la temperatura è troppo bassa e parlare in mezzo alla via potrebbe essere la causa di un malanno, ci rechiamo da Dolom ice per una merenda-aperitivo.
Anche in questo locale si respira arte: sulle pareti si alternano artisti locali con le loro opere (attualmente sono esposte proprio quelle di Salvatore) e poi le prelibatezze che servono ai tavoli, dalle coppe gelato ai taglieri, sono autentiche opere d’arte.
Ma torniamo ai nostri nuovi amici.
Quando al tavolo arrivano le ordinazioni, Mauro asserisce che sulla soglia di “una certa età” oltre a lavorare è necessario godersi la vita e viverla gustando ogni attimo.
Lavorano molto insieme, ognuno con il proprio stile, ma partecipano agli stessi eventi; fino a 2 anni fa facevano mostre internazionali, ma ultimamente hanno puntato molto sul localismo e la gioia di scoprire e far scoprire bellezze senza andare troppo lontano. Nel laboratorio che occupano da diversi anni (in un cortile che affaccia sulla via centrale) si faceva arte da tempi antichi: 2 sorelle avevano una fabbrica di bulloni, poi un loro nipote ha creato un laboratorio del legno, un tipo ingegnoso e creativo, hanno infatti ritrovato tanti cimeli, macchine di una genialità fuori dal comune. Progetti compresi. Li hanno anche esposti durante la notte bianca estiva. Noi non abbiamo avuto la fortuna di vederli, ma ci siamo ripromessi di fare un salto in quel laboratorio creativo che da vita a forme d’arte diverse tra loro.
Hanno un sacco di aneddoti da raccontare, addirittura una storia curiosa su un certo Bartolomeo Bonesio, che li ha portati alla scoperta di questo personaggio partendo da Lanzo e spingendosi fino a Roma. Insomma una ricerca continua, una fame di sapere e condividere ogni esperienza.
Due personaggi estremamente piacevoli e interessanti, avremmo potuto parlare ancora per ore, ma gli impegni ci hanno distolto da questo gustoso momento.
La promessa con cui ci siamo lasciati è un appuntamento nel loro laboratorio creativo con una bottiglia di prosecco, che mi son già procurata, perché non voglio che passi troppo tempo fino al nostro prossimo incontro. Io Dario siam d’accordo così.
di Cinzia Somma