Ed eccoci a discutere ancorauna volta della situazione rifiuti a Ciriè. Da quando sono arrivati i conguagli relativi all’anno 2020 qualcuno non ci dorme la notte, perchè pagare 600euro per la tassa rifiuti è decisamente spropositato, nemmeno avessimo, fuori dal nostro balcone, l’omino pronto a differenziare tutto ciò che gli porgiamo.
Ricapitoliamo: abbiamo fatto una manifestazione, a cui ha partecipato un discreto numero di persone, abbiamo contattato legali per creare una class action, ma poichè le problematiche sono molteplici, non è possibile fare un’azione di gruppo, abbiamo contattato un’associazione che tutela i consumatori, ma poichè il caso è “amministrativo”, non entra nel merito.
Quindi siamo senza speranza? Può essere, però mettere di fronte all’evidenza dei fatti il Consorzio Cisa, la cooperativa SIA che si occupa del ritiro dei rifiuti e l’amministrazione, non può che marcare che il lavoro fin’ora svolto sia stato fatto in una maniera assolutamente approssimativa, pertanto tutti i relativi conteggi sono da rivedere.
Facciamo anche due considerazioni: la cosa positiva è che l’amministrazione è la stessa e non ci saranno lungaggini visto che aveva già sotto il naso la situazione in periodo preelettorale.
La cosa negativa è che l’amministrazione è la stessa ed è possibile che la risposta data in occasione della manifestazione sia la stessa anche oggi, ovvero “bisogna pagare e non è pensabile non farlo poichè il Comune dovrebbe anticipare dei soldi che non ha incassato, rischiando un default”.
Eppure voglio cominciare col mostrarvi un caso per volta, quello che ha coinvolto il maggior numero di utenti riguarda i condomini.
Le foto sotto pubblicate sono state fatte in diversi stabili ed in diverse zone della città. E’ chiaro che la situazione rappresentata fa riferimento a metà ottobre, ma dubito che precedentemente fosse diversa e che in futuro non possa peggiorare.
Preciso che le zone interessate sono il centro, zona Rossetti, il Villaggio Sant’Agostino, zona parco, Ciriè 2000 e Via Torino.
Chi più chi meno ha una situazione disastrosa: i rifiuti non sono differenziati correttamente e questo implica una spesa maggiore soprattutto perchè i passaggi vengono considerati doppi nel momento in cui ci sono sacchi oltre la capienza del bidone. Nessuno dei condomini potrebbe lamentarsi se dovesse recapitargli una bolletta esosa, ma se questa fosse divisa equamente fra tutti i residenti; nei condomini presi a campione il conguaglio è arrivato solo ad una parte di essi e questo è del tutto fuori logica oltre che inaccettabile e palesemente errato. Il bidone è unico, i sacchetti non sono riconducibili ad una specifica unità, pertanto la divisione della spesa è iniqua.
In questo caso SIA ha inviato i dati relativi a passaggi e svuotamenti a Cisa che a sua volta li ha inviati agli uffici comunali. Dubbi anche i dati poichè molti bidoni sono ancora sprovvisti di microchip. Quindi il calcolo ultimo è stato effettuato dagli uffici, ma secondo quale criterio? Possiamo saperlo?
Non possiamo sperare nella provvidenza quando vengono inviati i conguagli, anche perchè se oggi è arrivato a me e al mio vicino no, non è detto che in futuro non capiti il contrario, bisogna agire insieme affinchè il lavoro svolto da tutti venga fatto in maniera equa, seria e con criterio.
Un altro punto che vorrei evidenziare è il pagamento del “vuoto per pieno”. Prendiamo ad esempio un bidone da 120 litri. Il nostro bidone dell’indifferenziato è pieno per metà (60 litri), il conteggio che arriva a Cisa è comunque di 120 litri, ci fosse anche un solo sacchetto, CISA conterebbe lo svuotamento di 120 litri.
C’è qualcosa di corretto dunque nel conteggio delle bollette? qualcuno è disposto a derci una spiegazione sensata in tutto questo pasticcio? Son certa che in consiglio comunale qualcuno proporrà un’interrogazione al riguardo, ma nel frattempo dovremmo sapere come comportarci visto che novembre è alle porte e la rata in scadenza.
Mi auguro che il sindaco Devietti (o l’assessore competente Alessandro Pugliesi) voglia comunicarci come si stanno muovendo gli uffici, in che modo ripartiranno i conguagli. Io la butto lì: visto che siamo tutti sulla stessa barca… e se nell’attesa del “bidone intelligente” il conguaglio venisse ripartito tra tutte le utenze, scontato del 50%?
Perchè in questa storia non può guadagnarci sempre e solo Cisa.
La cosa certa, che ora abbiamo bene in mente, è che il detto “l’immondizia vale oro” non è un eufemismo, ma sia chiaro: è “munnezza” finchè rimane tra le mura domestiche, appena varca la soglia di casa acquisisce un valore inestimabile.
di Cinzia Somma