Due precisazioni su tutta questa storia sono ancora doverose. Le ultime due dopodiché io personalmente non tornerò più sull’argomento essenzialmente per due motivi: il primo è perche tutta questa “visibilità” mi mette in imbarazzo e la trovo per certi versi raccapricciante oltre che inutile per il mio vivere.
Il secondo è che traspare una mia figura di arrogante e presuntuoso che non corrisponde assolutamente al vero. Inizio con Micali e il suo Risveglio. Considero Antonello un bravo direttore e il suo giornale un settimanale che per certi versi si distingue dagli altri con articoli e rubriche “giovani” e sempre un passo avanti. Con Micali prima del covid abbiamo anche organizzato delle belle manifestazioni ricordando personaggi celebri del territorio. Eventi importanti che si sono rivelati culturali e di interesse pubblico. Quindi il mio attacco al suo articolo non era da considerare un attacco al Risveglio e al suo Direttore ma relegato proprio solo ed esclusivamente a quel trafiletto da prima pagina che ho considerato superficiale e denigratorio nei miei confronti.
Continuo a credere che se avesse voluto avrebbe potuto approfondire l’argomento ascoltando entrambi le parti. Ma ripeto che sono abbonato al Risveglio da anni e non smetterò di leggerlo per un articolo che ho considerato di parte. Seconda precisazione riguarda il fatto che ha scaturito il tutto: la querela del sindaco. Non so cosa abbia pensato la prima cittadina in carica e non so come possa aver immaginato anche solo per un secondo che il mio post volesse mettere odio all’interno della comunità. Odio razzista per giunta.
E come abbia potuto immaginare che avessi voluto usare la sua figura per dare vita a fazioni. Il tutto è nato da delle domande che i cittadini si sono posti (non solo sul nostro gruppo). Forse avremmo dovuto bloccare i commenti. Forse avremmo dovuto pensare che quelle norme andavano fatte per la sicurezza della comunità. Ma ci siamo fermati sul fatto che quando altre squadre hanno vinto lo scudetto non c’erano state limitazioni.Resta inteso che personalmente ho sempre cercato di essere sopra le parti (ho anche spesso elogiato i lavori per la città fatti dalla giunta). Insomma nulla di mai personale.
Anche perché come ripeto sempre: questo blog o gruppo non mi da da vivere. Inoltre ricordo che non faccio parte di nessun partito politico.
Semplicemente pensavo fosse un modo utile e divertente per poter interagire con i miei concittadini. Ma non è così evidentemente. Queste sono le mie precisazioni doverose.
Poi io personalmente sono sempre disponibile a parlare e a chiarirsi. In un bar davanti a un caffè o a una birra viene meglio che su Facebook o nelle Caserme dei Carabinieri o dei Vigili. Parere mio.
di Alessandro Baccetti