…il punto della situazione

Cirié, ecco Cirié! Una città che prova a muoversi, che cerca di farsi spazio.

Una città che prova ad indossare l’abito della festa. Era bello quando aveva scoperto solo pochi mesi fa che il suo destino sarebbe cambiato. Rose lungo la via. Uomini scomodi sradicati da poltrone troppo comode adesso avevano lasciato spazio a gente in movimento. Gente che non si lascia ingannare. Ma soprattutto gente che non inganna.

Nuovi volti a cambiare un destino che sembrava inesorabilmente già segnato da tempo.

Il nuovo che vuole cambiare la faccia di tutto e di tutti. E poi? E poi ti accorgi che alcuni di loro usano gli stessi atteggiamenti di sempre. La stessa arroganza di chi non accetta commenti e neppure giudizi.

Qualcuno pulisce una fontana, qualcun altro sistema un raccoglitore di bisogni per animali su di una Piazza, e tutti lì ad assistere con entusiasmo a questi eventi. Nel frattempo “Gli Altri” capiscono che c’è ancora qualcosa che non va.

Qualcuno capisce che i quartieri popolosi della città necessitano di controlli.

Qualcuno passa per Via Vittorio Veneto e si accorge che nel tratto di strada dove ha sede uno dei quartieri più abitati della città, esistono solo sei parcheggi.

Qualcuno capisce che in talune ore attraversare la città per
pochi chilometri ci può andare anche un’ora.

Qualcuno vede poco entusiasmo nella comunità e poche iniziative per rianimare questo sentimento nella gente.

Qualcuno poi seriamente sta zitto. Si trova nella mezza età, ha perso il lavoro e non sa come andare avanti. Si vergogna di se stesso, ma non sbraita, subisce.

Qualcun altro nella sua villa in campagna nel frattempo accende il Computer e inizia a dire che niente è vero.

Che tutto è stato inventato di sana pianta.

Che sono solo accuse nei confronti di una giunta.

Qualcuno accusa questi “Altri” di essere pagati da partiti per fare rumore. Ma nulla di tutto ciò è ovviamente vero.

Il rumore e fatto solo per farsi ascoltare e non di certo per screditare…

E intanto Cirié in silenzio ascolta facendo compagnia all’altrettanto assordante silenzio del signore di mezza età che cerca di ritrovare una dignità..

di Alessandro Baccetti

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