Discarica: Città Metropolitana risponde

Nemmeno un centinaio di persone, provenienti da comuni limitrofi, si sono presentate questo pomeriggio nella sede del Comune di Nole.

Si è tenuto infatti oggi presso la sala consiliare del Comune, l’incontro tra l’amministrazione, il comitato antidiscarica e alcuni rappresentanti della Città Metropolitana, con l’intervento gradito del vicesindaco Marco Marocco, e di Elisa Pirro, delegata all’ambiente.

Non hanno dedicato parte dei loro interventi a rassicurare i presenti, pur confermando di non aver ricevuto alcuna richiesta di ampliamento del sito da parte della dirigenza della discarica; hanno chiaramente dato informazioni per l’eventuale possibilità di un rimodellamento della stessa.

Se parliamo solo di accontentare i cittadini delle nostre zone, facciamo un discorso molto limitato.. in realtà si è discusso di costi, di differenziazione dei rifiuti, della possibilità di incentivare al riciclaggio, per esempio per i locali pubblici: viene servita una bibita in lattina, il gestore si tiene 1 € in più che restituirà al momento della consegna della lattina vuota… e poi sanzioni per chi non fa correttamente la raccolta differenziata.

Secondo quanto riportato e appreso dalle varie segnalazioni all ARPA effettivamente i disagi segnalati dai cittadini vengono confermati e ritenuti intolleranti, ma non tutte le segnalazioni sono arrivate a Città metropolitana, pertanto non dico che sia stato sottovalutato il problema, ma sicuramente non è apparso per quello che è realmente.

La delegata proponeva di cambiare il circolo che al momento è vizioso…farlo diventare virtuoso cambiando il nostro approccio con la questione… ma ovviamente i discorsi filosofici poco interessavano ai presenti.

Interessanti invece gli interventi degli utenti, che hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per la loro salute ed i loro terreni. Ma non si è esposto solo chi abita nelle vicinanze della discarica, anche persone che percepiscono i forti odori pur vivendo ad almeno 7 km di distanza.

Sono state portate denunce, foto, e testimonianze, qualcuno ha fatto presente malori alla gola, qualcun altro il ripresentarsi di un cancro… giustamente gli è stato risposto che nel momento in cui verrà attribuita la causa di questi malesseri a SIA, sarà la stessa società a pagare… ma tutto va fatto nel rispetto delle regole e della legge.

Peccato che non si sia presentato nessun altro sindaco oltre Bertino (ben 38 i Comuni interessati), questo lascia intendere quanto abbiano a cuore il problema discarica… ricordiamocene quando chiederanno nuovamente il nostro voto.

Il problema, comunque, non è politico, ma amministrativo;

Un intervento risolutivo lo ha fatto un ragazzo che mi pare di aver percepito abiti a Nole con una domanda secca: concretamente per la discarica di Grosso, quali progetti possono essere eseguiti?? Risponde ancora la Pirro: il rimodellamento potrebbe essere concesso, se vengono rispettati i requisiti richiesti, ma si parla di una cosa minima, un rialzamento di circa un metro rispetto all’attuale posizione dei rifiuti; questo se, e solo se, viene stralciato completamente il discorso dei rifiuti solidi urbani che sono la causa principale dei cattivi odori.

Specifica ancora che la richiesta di ampliamento non risulta fatta a Città metropolitana, ma nel frattempo verranno fatte indagini per valutare la gestione attuale della discarica; è ovvio che se ci sono delle criticità sull’attuale, verranno fatti controlli sull’intera gestione.

In conclusione il Presidente del Comitato antidiscarica precisa che in questo momento bisogna dire grazie a ENAC se non viene effettuato l’ampliamento e se viene fatto il rimodellamento con determinate caratteristiche.

Il Sindaco di Nole, Luca Bertino, sempre partecipe a tutti gli incontri tenuti fin ora sembra un po il bastian contrario della situazione…l unico a riconoscere il problema, a non volere l’ampliamento della discarica e soprattutto a fare le veci e gli interessi del cittadino, come ogni sindaco dovrebbe fare.

Certo è, che se quando si fanno questi incontri, la partecipazione dei cittadini non è così sentita, diventa poi un problema giustificare certe richieste.

di Cinzia Somma

 

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