9 maggio 1978: l Italia piange Moro e Impastato

39 anni dopo, ci ricordiamo ancora della tragedia che colpì l’Italia. Era un martedì, il giorno 9 precisamente, di un caldo mese di maggio.

Quel giorno due fatti sconvolsero l’Italia: uno a Roma, capitale, e uno a Cinisi, una cittadina in provincia di Palermo.

Due fatti gravi, che raccontano storie neppure troppo diverse tra loro; sicuramente le accomuna la crudeltà di esecuzione e la scia di sangue che le ha accompagnate.

Il 9 maggio 1978 ci fu l’ esecuzione di Aldo Moro, politico, accademico e giurista italiano, 5 volte presidente del Consiglio dei Ministri e attivista per la Democrazia Cristiana.

Lo stesso giorno, dello stesso anno una seconda esecuzione: quella di Peppino Impastato, giornalista, attivista e poeta, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra.

A distanza di anni si ricordano ancora queste figure: ne parlano i giornali, le tv e i social, molte sono le iniziative organizzate proprio per non dimenticare chi ha pagato con la vita, la furia di associazioni a delinquere, che tutto sommato non sono del tutto sparite.

Altri attentati hanno seguito nel corso degli anni questa scia di sangue e di violenza.

Quanto ne sanno i nostri figli della loro storia?? Concretamente, cosa è cambiato dopo la loro morte, è servita a qualcuno??

Ci sono ancora un sacco di domande, il fatto che non ci si senta rappresentati da nessuna classe politica e che non si reagisca (per fortuna!) con la violenza all’insoddisfazione generale non vuol dire che le cose siano cambiate, e soprattutto non vuol dire che siano cambiate in meglio.

Importante continuare a tenere vivo il ricordo di chi ha creduto nelle proprie idee, senza lasciare che convenienza, ipocrisia ed egoismo prendessero il sopravvento sui veri valori dell’umanità.

Ricordiamocene ogni giorno, non solo durante le ricorrenze.

di Cinzia Somma

Credit immagine: http://i.l43.cdn-news30.it

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