Tiziano Ferro: oltre la paura

Bellissimo il concerto di Tiziano Ferro che si è tenuto ieri sera allo stadio Olimpico di Torino.

Il primo grande evento dopo la tragedia della finale Champion in Piazza San Carlo, dove ha perso la vita Erika, una ragazza che è uscita di casa per passare una serata di divertimento e condivisione, un po come tutti noi ieri sera… ma che a casa non c’è più tornata.

Da quel 3 giugno, nonostante sia certo che non si sia trattato di attentato, molte persone hanno messo in vendita i loro biglietti e hanno fatto vincere la paura alla voglia di divertirsi.

Oltre 30 mila persone, però hanno voluto partecipare e dimostrare che non si sono fatte prendere dal panico. Le misure di sicurezza sono state all’altezza della situazione, controlli all’ingresso, all’esibizione del biglietto e prima di raggiungere il posto a sedere numerato. Certo è che se ci fosse stato il cretino di turno a creare panico con una frase allarmante… i danni non sarebbero stati limitati.

Tiziano Ferro ha chiesto ai presenti del parterre se avevano gradito le misure di sicurezza applicate, erano infatti divisi in più settori da transenne, per evitare spintonamenti… naturalmente nessuno era felice di questa scelta, lui in primis, ma è stata accettata malgrado tutti.

Il cantante romano non ha dimenticato di ringraziare tutti i presenti, “non era così ovvio, tantomeno dovuto, non era certo cortesia, che accettaste il nostro invito, soprattutto in questo periodo così difficile, per tutti, ma per la vostra città in particolar modo”.

Devo dire che, a differenza dello spettacolo di 2 anni fa, in cui c’era una schiera di ballerini che riempivano il palco, quello di ieri sera è stato una show sobrio, solo lui, che ha cantato ininterrottamente per oltre 2 ore, che ha corso e ballato, che si è cambiato di abito “solo” una manciata di volte, quasi a voler dire che basta la musica per riunire le persone, per divertirsi, per dimenticarsi di tutte le difficoltà che siamo costretti ad affrontare ogni giorno… uno di noi, ecco, mi è sembrato proprio uno come noi, che si adatta alla realtà e la affronta giorno per giorno.

La chiusura del concerto con la doccia inaspettata

 

 

 

 

 

Ha espresso ammirazione e riconoscenza per la nostra città “non so che cosa abbia fatto io di bene per Torino, ma sicuramente Torino ha fatto molto bene a me” ha detto tra una canzone e l’altra.

E poi ha concluso, dopo aver cantato  “Potremmo ritornare” con quello che sembrava un effetto ottico di acqua che scendeva a cascata da un soppalco… invece era proprio acqua! Con una doccia inaspettata ha salutato il pubblico.

di Cinzia Somma

Credit immagine: http://www.radiomontecarlo.net/

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