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Ciriè ai tempi del West: diciannovesimo capitolo

Posted on 20 Luglio 2017 by Alessandro Baccetti

I referenti di Zona fanno il loro ingresso nella City. Il temibile sceriffo Lory Girl ondeggiava sull’amaca del suo giardino sorseggiando whisky e leggendo un libro. Stava attraversando un periodo in cui il suo unico desiderio era quello di restare sola.

Pensava spesso al suo acerrimo nemico Breeze e ai tre spavaldi gringo che volevano farla saltare in aria. Più ci pensava e più non sapeva come fare ad uscirne viva. Quindi prendeva il suo libro e fantasticava su dimore sfarzose.

In ogni dimora c’era un’immensa e infinita scala. Da quella scala si immaginava a scendere con passo fermo e deciso indossando un abito di raso nero contornato di pietre preziose. Ovviamente al posto delle scarpe lucide indossava dei camperos neri.

Sognava e fantasticava, ma era sempre a terra che doveva poggiare i piedi. “Sceriffo, sceriffo! Presto!” Disse il marshal biondo agitando le mani e la testa. ” vieni a vedere che sta succedendo a Ciriè City!” ” oggi non voglio sapere niente di niente.

Lasciatemi ondeggiare tranquillamente sulla mia amaca!” ” ma sceriffo! Sta succedendo qualcosa di…” Venne interrotto dalla voce dello sceriffo” ho detto di no! Anzi, sai che ti dico? Prendi gli altri marshal e dividetevi la città.

Ognuno si prenda una strada e controlli cosa sta succedendo. Poi mi direte. Ma non oggi! Oggi non voglio sentire niente.” ” ma che diranno i giornali se deleghi a noi il controllo della City?” Prosegu’i il marshal che non aveva nessuna voglia di sbattersi per le strade inferocite di Ciriè City. Ma lo sceriffo non ascoltava più di tanto.:” hai detto giornale? Si,bene, a proposito.

Vammi a prendere il giornale” ” hai degli spiccioli?” Prosegui il marshal che non aveva intenzione di sprecare neppure uno dei suoi penny. “Non hai capito. Non voglio una copia del giornale. Io voglio proprio tutto il Press. Vai e compra! Di loro che lavoreranno per me.” Tutti i marshal restarono sbigottiti ma eseguirono gli ordini.

Non era bello prendersi una pallottola nel bel mezzo della fronte. Poi la donna prosegui: ” ma cos’è questa cagnara che arriva da laggiù in fondo alla valle?” “Nulla lory Girl. Sono i bambini che giocano al parco. Tranquilla” “Tranquilla? E come faccio a rilassarmi con tutte quelle urla e quei gridolini? Fate subito un’ordinanza con decorrenza immediata affinché tutti i parchi vengano chiusi. Anzi no!

Facciamo che possono restare aperti dalle nove alle dieci e mezza del mattino. In quell’ora e mezza sono alle Terme di Vauda, da lì non sento nulla” I marshal a questo punto erano sei e si avvicinavano al centro della città galoppando su cavalli imbizzarriti e sparando una raffica di colpi di rivoltella in aria. “Udite udite gente!

Da adesso l’ordine è affidato a noi! Tutti in casa! Non vogliamo nessuno per le strade!” Urlavano a squarciagola i sei nuovo gringo. “E cosa è cambiato da ieri a oggi?” Disse un anziano affacciato alla finestra. “Quando mai siamo riusciti ad uscire dalle nostre case?” Ma non ascoltarono e si avvicinarono al Press. Con passo lesto entrarono chiudendo la porta dietro di se.

Ognuno si adagio’ a una scrivania e il marshal becchino inizio a prendere la parola: “Allora ho buone notizie. Da adesso il giornale diventerà dello sceriffo e voi scriverete per lei. In cambio trenta monete d’oro. Che ne dite?” Nello Man sbatte i pugni sulla scrivania e iniziò ad imprecare:”giammai saremo schiavi del potere! Giammai qualcuno ci dirà cosa scrivere. Vogliamo essere liberi! Sparite! La mia risposta è NO!” Allora si voltarono verso Giacu Boy aspettando una risposta. Il ragazzo li fissava e non parlava.

Dopo venti minuti di scambio di sguardi il ragazzo disse:” non contate su di me! Io voglio viaggiare. Io voglio vedere il mondo. No! Non diventerò lo scrivano di nessuno!” A questo punto restava solo Roby Girl. Si voltarono e non era alla sua scrivania. D’un tratto si udì la sua voce arrivare dalla strada:” allora Marshall!! Che aspettate? Forza! Andiamo!!” Adesso la città era in mano ai giustizieri di quartiere. Che ne sarebbe stato di Ciriè City? Francy si avvicinò ai marshal e le chiese un selfie. “Sparisci donna Francy!

Da oggi qui comandiamo noi e non ci saranno più selfie per le strade.” La donna abbasso la testa e andò verso il Saloon. Nella piazza l’alchimista Vito aveva parcheggiato la sua carrozza variopinta. “Bruciatela!” Disse il Vecchio marshal. ” deturpa il panorama.” Il povero Vito si allontanò e anche lui si diresse verso il saloon. Stava per accadere qualcosa di grande. …contnua

di Alessandro Baccetti

2 thoughts on “Ciriè ai tempi del West: diciannovesimo capitolo”

  1. enzo consentino ha detto:
    20 Luglio 2017 alle 15:00

    Il marshall non osa avventurarsi nel quadrangolo via m.cudine via Kennedi dove e meglio non disturbare il can che dorme.

    Rispondi
    1. Cinzia Somma ha detto:
      24 Luglio 2017 alle 17:48

      Ciao Enzo!! Se ci racconti qualcosa di te saremmo lieti di inserirti nel prossimo racconto del west!!

      Buona serata
      Cinzia

      Rispondi

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