L’8 marzo c’è stata l’inaugurazione dei Parco giochi di Via Dante e Via Lirone del tutto risistemati. Il nostro sindaco e l’amministrazione, con la presenza del personale dell’ufficio tecnico, hanno riaperto i cancelli a bambini in estasi: giostrine nuove di pacca, scivoli con tanto di parete per l’arrampicata, tubo di rete per i più temerari, dondolo ed altalena con cesto.
Ottimo investimento, soprattutto se teniamo conto che qualche intrattenimento è adatto anche a bambini con disabilità motoria.
Apriamo una parentesi solo per ricordare al nostro amato Vice Sindaco Aldo Buratto che il parco giochi di via Lirone presenta ancora un gradino che non permette a chi ha difficoltà motorie di poter accedere all’area giochi. Chiusa parentesi.
Vogliamo soffermarci al momento, solo sul giardinetto della centrale Via Dante facendo una premessa necessaria: per l’assegnazione di opere con costo inferiore ai 40 mila euro, non è indispensabile indire un bando di concorso, poiché è possibile avviare l’assegnazione diretta.
Dalla determina n° 1233 del 12/10/2017 apprendiamo che la spesa per il giardinetto di via Dante ammonta a 30502,34 euro IVA esclusa. Tanto? Troppo? Entriamo nel dettaglio, poi ognuno valuterà con la propria testa.
Per l’acquisto delle strutture l’amministrazione si è rivolta a Stebo ambiente, un’azienda di Bolzano leader nel settore.
I giochi sembrano di ottima fattura, con strutture in ferro verniciato e ovviamente sono dotati di tutte le certificazioni del caso, ma possibile che in tutto il Piemonte non ci fosse una sola impresa che fornisse attrezzature per giardinetti? Forse era la più economica. Forse.
Per capire meglio abbiamo controllato i prezzi sul sito di Stebo ambiente, la somma dei giochi installati ammonta a 21.509 euro (+ IVA)… ne mancano 9 mila a raggiungere i 30.500 spesi dal comune.
Sarà l’importo per la pavimentazione anti trauma? (Sul sito non abbiamo trovato nessun riferimento al prezzo per questo articolo).
Non avendo altri riferimenti ci saremmo arenati qui, se non fosse che ci siamo imbattuti nei giardinetti di Spinerano.
Dalle determine del comune di San Carlo n° 347/T del 21/10/2016 e 287/T del 17/11/2016 abbiamo scoperto che i nostri vicini hanno speso 16.344,23 euro per le giostrine e 2.100 euro per lavori vari sul vicino campo da calcio (sempre IVA esclusa).
I giochi sono assolutamente analoghi, eccezion fatta per le strutture che qui sono in legno e al tubo di rete è stato in questo caso preferita una giostrina.
La somma degli importi ammonta a 14.915 euro, quindi al di la di aver scelto giochi più economici, ma ugualmente funzionali, a San Carlo sono riusciti a farsi posare la necessaria pavimentazione anti trauma con solo 1400 euro (la superficie è più piccola, circa un terzo di quella posata a Cirié, ma complimenti lo stesso a chi ha condotto la trattativa).
Facendo le debite proporzioni e tenuto conto dei differenti prezzi dei giochi ballano comunque circa 5.000 euro, ma non è ancora questo il nocciolo della questione.
Se provate a navigare su internet, ci sono dozzine di aziende che forniscono attrezzature per giardinetti con tanto di certificazione, qualcuna anche nelle nostre zone, quindi la domanda sorge spontanea: l’amministrazione non poteva valutare più preventivi e gestire la spesa con la diligenza del buon padre di famiglia, cercando di utilizzare così al meglio i nostri soldi? Con lo stesso importo avrebbero potuto sistemare almeno un’altra zona attrezzata per i più piccoli.
Alla fine della fiera va bene tutto, il materiale è diverso, ci piaceva più il metallo che il legno… possiamo dire ciò che vogliamo, ma se pensiamo a tutti i falegnami che ci sono nei paesi limitrofi (Grosso, località a 4 km da Ciriè, noto per essere il paese dei falegnami), ci viene in mente la scena del film “Tre uomini e una gamba”, in cui Giovanni dissentiva sulla qualità del Garpez: “170 milioni per sta merdina qua? Va che il mio falegname con 30 mila lire me la fa meglio… non ha neanche le unghie…”
P.S. Meno male che i cestini non sono stati sostituiti …
di Cinzia Somma e Dario Zabardi
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