La fontana di acqua asciutta

  1. Ieri sera presso la Sala Consiliare si sono riunite la II e la IV commissione per discutere sulla situazione dei “parco gioco cittadini, nonché  sulla possibile realizzazione di aree attrezzate per l’attività sportiva all’aperto”. Il vicesindaco Aldo Buratto ci ha inviato tempestivamente una mail per assistere in qualità di primi firmatari della petizione  organizzata dal comitato spontaneo giardinetti.

La discussione si è basata per oltre un’ora sulla questione orari di apertura-chiusura. Attualmente il regolamento, che prevede come termine di utilizzo dei giardinetti le ore 22 per l’orario estivo, non viene rispettato, soprattutto nei parco gioco di Via Dante (dove chiude i cancelli con 2 ore di anticipo la cooperativa che serra quelli di Palazzo D’Oria) e di Via Gazzera, dove una “volontaria” chiude in base a ciò che ritiene giusto.

In genere prima dell’orario di cena.

Pare che più tardi sia difficile far uscire chi campeggia sulle panchine, anche se non idoneo a tale area per il superamento di età. Questo non ha evitato ad un uomo, la scorsa settimana, di masturbarsi nel giardinetto in pieno giorno.

In sostanza, tra soldi spesi e in preventivo di spesa (a settembre partirà la ristrutturazione del giardinetto di Via Braccini) superiamo abbondantemente i 100mila euro. Riteniamo siano soldi ben investiti in quanto sono rivolti ad una parte dei cittadini riconosciuti come “fascia debole”. Quello che non approviamo sono le lacune riscontrate negli accessori basilari, di cui tali progettazioni e ristrutturazioni non tengono conto.

Nello specifico parliamo di illuminazione e fontane. Ma anche di barriere architettoniche.

Il testo della petizione richiedeva all’amministrazione un’adeguata illuminazione ed una fontanella (funzionante) per consentire ai bambini accaldati di abbeverarsi o di potersi bagnare in caso di caduta.

Questi argomenti non sono stati minimamente trattati durante il dibattimento.

Non solo. L’abbattimento delle barriere architettoniche non è stato inserito durante la progettazione, pertanto abbiamo inaugurato ad inizio marzo il giardinetto di Via Lirone con un gradino all’ingresso che inibiva i giovanissimi diversamente abili ed i passeggini ad utilizzare l’area verde. Solo dopo diversi solleciti, a distanza di 4 mesi è stata fatta una rampa d’acceso comoda per passeggini e carrozzelle.

Ci preme sottolineare alcuni punti a chiusura di questo resoconto.

A nove mesi dal deposito della raccolta firme vedere che l’argomento “orari di apertura” non solo non è ancora stato discusso, ma chi di dovere non ha nemmeno fatto mente locale alla necessità di dare libero accesso ai nostri giardinetti durante le fasce orarie in cui dovrebbero essere aperti, mette decisamente tristezza. L’argomento stesso è stato minimizzato e trattato con sufficienza da parte di chi sarebbe chiamato a prendere decisioni in merito e accantonato come un “non problema”. Bell’esempio di assunzione di responsabilità.

Inoltre la comunicazione del comune era volta solo ad informarci della commissione, non ci dava quindi facoltà di parola, abbiamo pertanto potuto esprimere i nostri appunti e le nostre richieste solo a commissione sospesa, per gentile intercessione del presidente della quarta commissione D’Agostino. Ai più potrà sembrare un semplice vizio di forma, noi come comitato invece riscontriamo in questo approccio una chiusura al dialogo da parte di chi ci amministra: conosciamo le criticità dei nostri giardinetti molto meglio della maggior parte dei membri della commissione e abbiamo seguito le vicende in prima persona con sopralluoghi e raccogliendo informazioni, questo ovviamente non ci da nessun diritto decisionale, ma avremmo potuto dare un contributo più significativo se ci fosse stato permesso (a tal proposito ricordiamo che altri comitati spontanei sono stati coinvolti in maniera molto più diretta dalle passate amministrazioni, basti pensare al caso più recente, quello di piazza Rossetti, per avere un termine di paragone).

In ogni caso continueremo a monitorare la situazione e a segnalare eventuali criticità, se sarà il caso anche con una nuova raccolta firme.

Il Comitato Giardinetti

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