Avete presente la scena del bambino che chiede qualcosa alla mamma, anche un semplice gelato e questa, pur di tenerlo buono per un po, gli promette che “poi” lo andranno a prendere? Naturalmente la mamma sa benissimo che non comprerà il gelato, ma temporeggiare in questo caso è la soluzione migliore.
Ecco! Questo è l’atteggiamento del nostro Sindaco. Temporeggiare è la sua parola d’ordine. Mettere in stand-by qualcuno pur di non avere scocciature in tempi brevi… strano però, perché lei in genere non è lungimirante.
Lo scorso anno tutta la cittadina ha potuto osservare inorridita l’albero addobbato in Piazza San Giovanni, una splendida quercia, malamente camuffata in abete. Sul nostro omonimo gruppo fb si erano scaricate le critiche e il dissenso per quell’obbrobrio esposto nel cuore della città, così avevamo preso contatti con l’amministrazione.
Il sindaco di tutti, dopo averci esposto le complessità nel gestire la pratica, ci assicurava la disponibilità a collaborare per l’allestimento dell’albero per il prossimo anno, garantendo il totale appoggio da parte del Comune e degli uffici.

Dunque, quest’anno non vogliamo arrivare tardi! Quindi a ottobre contattiamo 3 imprese locali che si occupano di luminarie.
La prima non vuole avere nulla a che fare con il Comune e men che meno omaggiarlo di qualunque tipo di servizio, la seconda mi dice che hanno già preso contatti dal Comune per quella piazza specifica, ma che comunque il preventivo non sarebbe stato sotto i mille euro e la terza finalmente, mi propone delle luminarie di seconda mano, in comodato e mi promette montaggio e smontaggio completamente gratuiti. Naturalmente mi garantisce un lavoro ben fatto perché non vuole farci fare brutta figura, nè vuole farla lei. BINGO! Nessuno può rifiutare un’offerta simile, solo uno stupido direbbe no ad un’azienda leader nel settore, che attualmente monta luci d’artista nelle più grandi città italiane.
Nessuno. Ecco, mi sfuggiva che nessuno avrebbe potuto rifiutare, nessuno, tranne la nostra amministrazione comunale. Da ottobre mi rimbalza per un appuntamento a inizio novembre, che poi slitta a metà mese. Sollecito dopo una settimana per avere risposta e solo qualche giorno dopo, gli assessori Fossati e Pugliesi, in una mail congiunta mi comunicano che no, non hanno bisogno del nostro intervento, ci ringraziano per la disponibilità, ma hanno già provveduto a organizzarsi diversamente. In effetti ho notato che in questi giorni è stato messo un bellissimo albero in Piazza San Giovanni e son certa che verrà addobbato in modo degno, sono felice perché quella location merita qualcosa di veramente grazioso.
Son dispiaciuta però perché la quercia non verrà esaltata e perchè non era questo che ci era stato detto lo scorso anno.
Mi trovo comunque d’accordo con l’amministrazione che sceglie di omaggiare la piazza con un vero albero di Natale.
Naturalmente non mi do per vinta e rispondo alla mail degli assessori chiedendo di darci un albero, in un punto strategico della città, per poterlo addobbare. Mi contatta telefonicamente questa volta l’assessore Fossati e mi dice che posso scegliere tra i 2400 alberi presenti sul territorio cittadino. Mi rimbalza tra ufficio tecnico e ufficio patrimonio. In quest’ultimo trovo un impiegato molto disponibile e comprensivo che mi da tutte le informazioni del caso.
Tra pratica e un forfettario per la corrente dobbiamo pagare circa 350 euro.
L’importo mi lascia basita, non essendo un associazione che investe, guadagna e reinveste non abbiamo alcun tipo di disponibilità economica, ma la cosa che mi stupisce maggiormente è che nessuno abbia trovato un’alternativa al progetto. Nessuno che ci abbia indirizzati a percorrere una strada diversa che comunque avrebbe illuminato la nostra bella Ciriè. Evidentemente non era interesse di chi amministra Ciriè. Peccato. Non voglio pensare che questo atteggiamento abbia un risvolto politico.
L’ultimo contatto con uffici e amministrazione di Ciriè risale a ieri (mercoledì 28 novembre) e oggi possiamo affermare che l’albero dell’Altra Ciriè ha trovato collocazione altrove e per quanto possiamo essere dispiaciuti di non averlo potuto creare su una nostra piazza o una nostra via, siamo felici di aver quantomeno notato che se un’amministrazione vuole, tutto si può fare. Se invece ha paura che gli venga sottratto qualcosa tutto rimane incompiuto. Ma certamente anche il negare a liberi cittadini di creare e proporre qualsivoglia progetto per la comunità ha un suo peso.
E’ una questione di scelte.
di Cinzia Somma