Paradise Rave

Vediamo se usare un titolo del genere funziona a bloccare gli insulti che quotidianamente sto ricevendo via social .

Io ci provo. In realtà tra tanti ragazzini infuriati c’è stata una voce pacata e composta che mi ha fatto capire cosa si prova ad essere parte attiva di un rave a vent’anni. Resto fermo nel mio pensiero che la droga è una porcheria che uccide. Morire non deve essere necessariamente la fine della vita, ma può anche solo essere lo smettere di partecipare all’evoluzione e alla maturazione del proprio io.

Si può vivere senza essere parte integrante e senza contribuire in alcun modo al progredire della propria specie. Ma che senso ha? Comunque questo è un mio punto di vista che qualcuno potrebbe smontare in un batter d’occhio. Lo stesso Stephen King che ho nominato nel post Horror Rave ha ammesso che i suoi più terrificanti libri (che amo alla follia) li ha scritti sotto effetto di alcool e droga.

Ma chi scrive è semplicemente un genitore( non un giornalista). Un uomo che ha cresciuto dei bambini in fasce. Un semplice tizio che si alzava di notte se quei bambini piangevano, se avevano la febbre o se si lamentavano per qualsiasi cosa li facesse stare male.

Un uomo che prima di fargli ingoiare qualsiasi cibo o medicina controllava gli effetti indesiderati e decideva (assieme ai medici) cosa poter dare loro e cosa no. Un uomo che ha lavorato tanto per dargli un futuro rinunciando a mille cose senza mai nessun rimpianto. Un uomo che ha investito tutto se stesso per sperare nel loro “domani migliore”. Un uomo come vostro padre, ecco.

Adesso Immaginatevi quest’uomo che entra in un posto e vede centinaia di ragazzi dell’età dei propri figli completamente offuscati da droghe e alcool. Immaginate la paura e l’angoscia nel temere che tutto ciò possa d’un tratto far parte della propria dura vita. Nessun guardia all’ingresso e nessun servizio di sicurezza a monitorare.

Invece di insultare mettetevi nei panni di noi genitori. Oppure, se siete ribelli e non volete paragonarvi a loro, guardate in volto un bambino. Un bambino qualsiasi. Uno di quei “così” innocenti ed indifesi che sopravviveranno solo se qualcuno dedicherà anima e corpo al loro presente. Si, uno di quei “fagotti” che vi sorridono e vi fanno un sacco di domande. Meglio ancora se un vostro nipote o quel vostro cuginetto appena nato di cui tutta la famiglia parla con entusiasmo da mesi e mesi.

Ecco.

Adesso immaginate di proiettarvi nel futuro di questo bambino e immaginatelo ad un concerto rave dove qualcuno probabilmente cercherà di vendergli droghe pesanti. Droghe di cui non conoscete gli effetti. Sostanze che non hanno un foglietto con scritto sopra gli ingredienti. Nessun medico nei paraggi a spiegarvi se quella sostanza è pericolosa o meno. Un bambino diventato grande che gioca alla roulette russa.

Tutto il resto è magia. Magia incontrarsi tra sconosciuti in un posto vietato. Magia ballare musica tecno e conoscere altri ragazzi con la stessa passione. Magia far passare la notte e attendere l’alba. Probabilmente è anche magia quello spinello fumato attorno al fuoco. Ma fermatevi li. L’anarchia di cui volete far parte è un concetto fantastico, ma ricordate che è solo astratto. Così come lo è il comunismo e per qualcuno (non per me) il fascismo. Vivete e divertitevi, ma restate svegli.

Demoni pronti a sbranarvi e a rubarvi l’anima sono posizionati proprio dietro ogni angolo della vostra strada. Ma se vi troveranno coscienti non sapranno come annientarvi.

Abbiamo bisogno anche di voi in questo torbido mondo infestato da mostri assetati di sangue ed affamati giovani carni.

di Alessandro Baccetti

Credit immagine: Caesar Sebastian

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