Skip to content
L'Altra Cirié
Menu
  • ATTUALITA’
  • INTERVISTE
  • FOTO
  • EDITORIALI
  • CIRIE’ NEL FAR WEST
  • MISTERI DELLE VALLI DI LANZO
Menu

Sposerò Simon Le Bon

Posted on 14 Dicembre 202015 Dicembre 2020 by Cinzia Somma

E ora chi è sto Simon Le Bon? Mi rendo conto che non tutti conoscono il divo degli anni ’80, leader dei Duran Duran, gruppo britannico che suonava musica new wave e synth pop, quello che ha fatto battere forte il cuore alle ragazzine nate nel lontano 1970.

Quando è uscito l’unico film a lui dedicato (1986) io avevo solo 11 anni e non ero stata “reclutata” per andare a vederlo al cinema, però ricordo la delusione delle mie sorelle maggiori e delle loro amiche per il finale non proprio lieto. La protagonista è Clizia (ironia della sorte) un’adolescente che sogna ad occhi aperti di sposare il suo idolo musicale, il cantante Simon Le Bon.

Tutta la sua vita ruota attorno a questa passione, che condivide con l’amica del cuore Rossana, che invece predilige il bassista del gruppo, John Taylor, meglio! Almeno non si litiga.

Ai tempi anche io e la mia migliore amica M. eravamo follemente innamorate di due inarrivabili del quartiere: belli, simpatici, affabili, con un futuro promettente, ma hainoi, amici dei nostri fratelli maggiori, quindi escluse a priori dalla lista delle loro prede, senza possibilità di appello. Il “mio amato” era fidanzato da sempre con la ragazza che avrebbe sposato qualche anno dopo; quello di M. eternamente single. Ma noi eravamo caparbie: li avremmo sposati!

Nel film, ad un certo punto, Clizia viene a sapere che i Duran Duran parteciperanno al Festival di Sanremo come ospiti e, insieme a Rossana, scappa di casa alla volta della riviera ligure, per realizzare finalmente il sogno di conoscere il suo amato. Non riesce nell’intento, poiché non solo non lo convince a sposarla, ma non riesce nemmeno ad avvicinarsi a lui.

Nel mio caso e in quello di M. le cose sono state ben diverse… molto, ma molto meglio! Avevamo occasioni di saltare al collo dei nostri beniamini (ma solo perché “sorelle piccole” dei loro amici) e scattare qualche foto che puntualmente veniva mossa perché ci prendeva il morbo di Parkinson a tenere in mano la macchina fotografica, ma questo ci faceva sognare ancora di più: passavamo ore a guardare quelle immagini sfocate e sognavamo, sognavamo… che meraviglia i sogni!

Intanto trascorso qualche anno, il “mio” era riuscito a raggiungere il futuro promettente che sognava, girava il mondo per la sua professionalità ed era stimato e ricercato in tutto lo stivale. Nel frattempo si era separato dalla fidanzata storica (diventata moglie) e io, ormai teenager (quanto ho ringraziato Dio per la maggiore età), ho pensato fosse “la mia volta”.

Macché! Andata male anche questa occasione.

Fatto sta che altro tempo passa (25 anni, per l’esattezza. Porca vacca! Ma son così veloci 25 anni?!) e io non ho più avuto modo di incontrare il mio idolo, avevo sue notizie perché la sua fama lo portava spesso su giornali e riviste, ma personalmente non l’ho più incontrato. Se non che sabato mattina mi sveglio trulla trulla e mentre faccio colazione con il mio consorte gli racconto il sogno di quella notte (e di una vita!): avevo finalmente consumato la mia storia d’amore con il mio idolo! Quanto ero felice!…. Dario un po meno, ma in fondo era solo un sogno. Ora penserete che questa è la triste conclusione di una storia mai iniziata, invece… che succede? Domenica mattina Dario mi convince ad uscire per una commissione urgente e inderogabile: acquistare un regalo di Natale. Premetto che per una serie di vicissitudini le occasioni di uscita sono state ridotte all’osso negli ultimi due mesi e poiché sono pure diventata ipocondriaca (e qui la vicinanza di Baccetti è stata letale) indosso doppia mascherina e tengo le distanze dagli estranei altro che di un metro… Fatto sta che mentre ero in coda alla cassa mi volto verso l’entrata del negozio e chi vedo? Il mio Simon Le Bon! Un sussulto! Quei grandi occhi verdi, gli sguardi si sono incrociati per un nano secondo e no… non ce l’ho fatta. Con uno scatto gli ho voltato le spalle e non sono riuscita nemmeno a dire “ciao”. Però ho detto a Dario che mi era accanto “il sogno dell’altra notte…. è lui!”.

Storia finita? Questa volta direi di si, ma mica posso lasciarvi senza una morale! I sogni ci fanno stare bene e danno le giuste emozioni al nostro cuore, quanto basta per rimanere vivi. Quindi non smettiamo di sognare, a qualunque età.

E poi chi lo dice che il lieto fine non esiste? La mia amica M. se l’è poi sposato il suo Simon Le Bon e tutt’ora sta con lui, hanno formato una bella e solida famiglia e vivono felici e contenti.

di Cinzia Somma

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Pride Flop?
  • jazz al chiaro di luna
  • Polvere sotto al tappeto
  • Armata Brancaleone ai rifiuti
  • IL MORTO SENZAMORTE. QUARTO CAPITOLO. DOVE PORTA LA LUNA

Archivi

  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Dicembre 2022
  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Giugno 2022
  • Maggio 2022
  • Aprile 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Gennaio 2022
  • Dicembre 2021
  • Novembre 2021
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Maggio 2021
  • Aprile 2021
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Marzo 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017
  • Agosto 2017
  • Luglio 2017
  • Giugno 2017
  • Maggio 2017
  • Aprile 2017
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Gennaio 2017
  • Dicembre 2016
  • Novembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Agosto 2016

Categorie

  • ATTUALITA'
  • CIRIè NEL TEMPO
  • CIRIE' NEL FAR WEST
  • EDITORIALI
  • FOTO
  • INTERVISTE
  • LETTERA AD UNA FIGLIA NATA
  • MISTERI DELLE VALLI DI LANZO
  • PAROLA DI GABLIN
  • STORIELLE DI GABLIN
  • Uncategorized

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscrivendoti acconsenti al trattamento dei dati personali in conformità al D.Lgs 196/2003. I dati verranno utilizzati dal blog L'Altra Cirié per inviarti la newsletter. Privacy Policy

Categorie

ATTUALITA' CIRIE' NEL FAR WEST CIRIè NEL TEMPO EDITORIALI FOTO INTERVISTE LETTERA AD UNA FIGLIA NATA MISTERI DELLE VALLI DI LANZO PAROLA DI GABLIN STORIELLE DI GABLIN Uncategorized

CERCA GLI ARTICOLI TRA I TAG

ATTUALITA' CIRIE' NEL FAR WEST CIRIè NEL TEMPO EDITORIALI FOTO INTERVISTE LETTERA AD UNA FIGLIA NATA MISTERI DELLE VALLI DI LANZO PAROLA DI GABLIN STORIELLE DI GABLIN Uncategorized

PRIVACY POLICY

Privacy Policy
© 2025 L'Altra Cirié | Powered by Minimalist Blog WordPress Theme