Ancora tu…

Cirié 2 Gennaio 2022

Alla fine è andata proprio come doveva andare…Ha vinto lei. Per altri cinque anni avremo al potere il nostro amato Sindaco Devietti. Ma non ha solo vinto, ha stravinto.

In pratica la totalità della popolazione ciriacese ha messo la x sulla sua immagine impressa nelle schede elettorali. Possiamo quindi asserire che neppure gli altri candidati sindaci si sono votati e hanno preferito che restasse lei a dirigere la città. In questi mesi le cose a Cirie però sono un po’ cambiate. Adesso la Devietti vive in fissa dimora a palazzo D’Oria.

La recinzione del giardino che un tempo arrivava in corso martiri, adesso è stata spostata e arriva fino a piazza vittime dell’Ipca. Inizialmente quello che un tempo era un parcheggio sarebbe dovuto rimanere a disposizione dei cittadini, ma è sorto il problema di dove sistemare il cagnolino della prima cittadina e di dove farlo svagare un po’: adesso non è più un parcheggio ma un parco a tema a disposizione di Puffy.

Due consiglieri si occupano di pulire e sistemare il giardino tutti i giorni. L’ufficio dove la Loredana tiene le udienze con i cittadini si trova in piazza castello. La gente va a porgere doni e a attendere audizioni e clemenze fin dalle prime ore dell’alba. In molti portano anche in sacrificio degli animali. L’opposizione non può più partecipare ai consigli comunali ma possono assistere alla dettatura delle leggi da un edificio ubicato dall’altra parte della città in videoconferenza.

Nessuno parla e nessuno controbatte. Che poi alla fine è un po’ come succedeva con il passato consiglio comunale solo che allora lo facevano in presenza. La Cisa che gestisce i rifiuti della città è diventata la più grande e potente società per azioni di tutta Italia con ricavi che potrebbero sfamare un terzo della popolazione africana (ma non lo fa).

Il bello è che finalmente si è scoperto il legame di Angelo Barile con il sindaco: in pratica è diventato il suo imbianchìno personale e ogni mattina ha il compito di dipingere i muri della città.

Tutto ovviamente gratis in quanto già solo poter lavorare per la Devietti deve essere considerato un privilegio. L’ho incontrato l’altro giorno e gli ho chiesto come stava. Aveva il pennello grande in mano e stava sopra una scala che tre consiglieri sudditi comunali tenevano ferma. “Se a agosto mi facevo i caxxi miei era meglio” mi ha detto urlando e cercando di lanciarmi dietro il pennello con tutto il secchio di vernice. Nervosetto. Mi è sembrato davvero nervosetto.

Vabbè ma so che presto dovrà tirare su molte statue a grandezza naturale del sindaco da mettere ai confini della città: almeno si svaga. Insomma nulla di così nuovo all’orizzonte. Adesso da Cirie a Torino si arriva con l’alta velocità in tre minuti e otto secondi: peccato che la stazione sia nel recinto di palazzo D’Oria e che solo il sindaco ne possa usufruire. Noi cittadini ci mettiamo tre ore e sedici minuti perché dobbiamo far passare l’alta velocità che ha la precedenza. Ma siamo felici e come dice il motto?

“Lunga vita alla regina! Lunga vita a Loredana!”

di Alessandro Baccetti

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