Ciriè specchio d’Italia

E’ andata cosi, bene o male, che siate contenti o meno, è proprio andata come si prospettava: Loredana Devietti è stata confermata sindaco della nostra ridente cittadina per altri cinque anni. E non vi lamentate, perchè la maggioranza di chi ha deciso di andare a votare l’ha scelta tra altri candidati, quindi io son felice che la democrazia esista ancora in questo paese e che lei abbia (giustamente) vinto.

Personalmente ho avuto difficoltà nella scelta, o meglio, escludevo a priori un solo candidato per il nulla fatto durante lo scorso mandato, ma le altre tre proposte erano interessanti, competenti e con ottimi programmi. Proprio valutando attentamente le proposte per la città di D’Agostino, Ferrara e Devietti, ho scelto chi votare.

Ciò che però mi sembra sempre più evidente, è che la gente non abbia voglia di leggere, di informarsi, di riflettere e quindi si affidi alle persone come se di questi tempi ci si possa fidare di chiunque. Tendenzialmente io mi fido di tutti: accetto consigli di cucina, di moda, di letture, ma su questioni che direttamente o di riflesso mi riguardano personalmente ragiono con la mia testa.

Ma torniamo alle elezioni amministrative: quanti secondo voi, conoscevano il programma del candidato sindaco che poi hanno votato? Pochi, pochissimi. La gente non vota un progetto, vota un amico, un conoscente.

E matematicamente è certo che 47 persone abbiano più conoscenti rispetto a 16 o 20.

Io ho trovato molto strano, sebbene abbia meritato di vincere, che non si sia andati al ballottaggio, ma dopotutto la lista Devietti con i suoi 47 candidati ha preso voti da ogni dove. Nelle tre liste che la sostenevano, c’era un minestrone di paladini di ogni forza politica: parteggi per Forza Italia? Abbiamo quello che fa per te! Fai parte del 3% di Italia Viva? Sei nel posto giusto! Oppure sei legato ai politici che sono in amministrazione da oltre 20 anni? Preferisci qualcuno che sia ben consolidato alla poltrona comunale? Sempre qui! C’è gente che fa politica da oltre 40 anni!

E cosa che trovo altrettanto strana è che la gente non comprenda che dietro una lista civica si celino tutte le forze politiche raggruppate, da destra a sinistra. Non credo che il voto sia arrivato al progetto, ma agli individui.

Poi ci sono i politici e i burattini: 47 nomi che nel migliore dei casi potrebbero diventare un numero in consiglio comunale; un numero perchè potrebbero fare solo presenza se le direttive saranno come la precedente amministrazione; non ho mai sentito un consigliere che non fosse capogruppo intervenire o alzare la mano per prendere parola. Sempre e solo l’indice in su per votare a favore, o con le mani giunte tra le gambe a mo di preghiera per dissentire sulla votazione di turno. Io mi sentirei alienata, in prigione nel non poter esprimere la mia opinione personale, oltretutto avendo contribuito al successo del primo cittadino ma tant’è. Senza contare, per di più che molti di loro non avranno nessun ruolo amministrativo, che gli stessi (già presenti nelle scorse elezioni) hanno racimolato una manciata di voti e che pur consapevoli di non riuscire a metterne insieme di più, hanno messo la loro dignità in un cassetto del comò in soffitta, pur di essere al servizio del loro beniamino.

Poi ci sono i politici, quelli che valutano tutte le opzioni possibili e poi scelgono quella più consona alle loro aspettative.

In questo gioco delle parti, spuntano i nomi di chi fa politica da qualche tempo: Lozito, Astegiano e il meno scafato Masangui. Sono loro che hanno cambiato la sorte dell’attuale sindaco. Perchè per anni, decenni (Masangui escluso) hanno girato tra le fila di tutt’altri partiti, PD in testa e sembravano anche convinti dei valori e delle idee.

Possibile che volori e idee siano stati sostituiti dallo yacht della Devietti? Perchè diciamocelo chiaramente, sono loro che hanno fatto l’ago della bilancia nei risultati elettorali. Loro che hanno evitato un ballottaggio che avrebbe messo in seria difficoltà l’attuale amministrazione, loro che sono stati appellati come “traditori della patria” (che esagerazione, però…) hanno creato malumori tra i fedeli di sinistra, ma anche gli stessi che hanno fatto esattamente quanto si aspettava il burattinaio.

Probabilmente con i voti raggiunti otterranno un posto tra gli scranni della maggioranza, qualcuno, più fortunato, più stratega magari avrà un assessorato, chissà?! A breve sapremo dove verranno posizionate le pedine sulla scacchiera, in attesa possiamo lanciarci in pronostici.

Che poi, alla fine, provo a riflettere sulla differenza tra politici e burattini, a volte la linea che li separa è talmente sottile che faccio fatica ad individuarla, maledetto Covid, che mi ha abbassato le diottrie!

In ogni caso, attendiamo

di Cinzia Somma

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