Da troppo tempo ci giriamo attorno. Da troppo tempo osserviamo in silenzio e pensiamo che il meglio sia sempre ad un solo passo da noi.
Continuiamo a stuzzicare i “dirigenti” della città nella certezza che qualcosa da un momento all’altro si possa muovere. Ma io vedo stallo. Vedo che nulla è cambiato. Non vedo correnti alternative. Cirié continua ad essere una piccola cittadina con mille potenzialità che non vuole sfruttare in nessuna maniera.
Questo Natale ad esempio sarebbe potuto essere un riscatto per la nuova amministrazione.
Il Sindaco e gli assessori, ad esempio, sarebbero potuti partire da questo loro primo Natale e iniziare a dare una ventata di “rinnovamento” veramente nuovo alla città.
Ma non è successo.
Secondo voi chi, proveniente da altri paesi, verrebbe a Cirié a vedere le casette di Natale con la pista di pattinaggio messa a ridosso? Chilometri di spazi liberi per il centro e tutto ammassato in una pizzetta dove non ci si riesce neppure a muovere. Chi verrebbe a comprare i regali di Natale a Cirié preferendo la nostra città ad un’altra confinante se non fosse per il presepe di San Giuseppe? Ma i commercianti sono felici dell’organizzazione degli eventi? Davvero? Nessuna remora? Avete provato a pensare più in grande?
E noi cittadini ciriacesi, abbiamo pensato che la nostra città si sarebbe potuta mettere più in evidenza? Tutto sta rimanendo esattamente (se non peggio) come un anno fa.
Ma fa davvero così tanta paura chiedere ai cittadini cosa ne pensano?
Chiedere se ci sono delle idee nuove da poter, non dire realizzare, ma perlomeno prendere in esame. Davvero questo è il massimo che riuscite a dare? Volete solo ed esclusivamente mantenere lo stallo?
Dai! Qualcosa dovrete pur inventarvi. Sappiamo che c’è la potete fare! Altrimenti alle scorse elezioni avremmo votato i soliti noti.
Non è che facevate parte anche voi dei soliti noti? No, non ci crediamo! Se volete andiamo tutti ad osservare la fontana del Viale che doveva essere il vostro trampolino di lancio e emozionarci alla sua splendida rinascita.
Poi però iniziate a far rinascere la città. Si può fare!
Di Alessandro Baccetti