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Ciriè ai tempi del Far West: sesto capitolo

Posted on 21 Dicembre 20161 Febbraio 2017 by Alessandro Baccetti

Aspettate un attimo… .Ecco… dove
eravamo rimasti? Mi sembra che avessimo sfogliato pagina sessanta.
Allora riapriamo il libro
” Cirié ai tempi del far WEST” e ripartiamo dall’ultima pagina letta.

Quindi ricapitolando ci eravamo fermati alla sede del giornale Cirié Post.

I giornalisti li avevamo lasciati in ansia nel sentire dei rumori fuori dalla redazione. Nello boy, Giacu boy e la bella Roby Girl pretty si affacciarono subito fuori. Era da tanto che non si sentivano rumori per la Piazza e magari ci sarebbe potuto anche scappare un articolo per il numero del giornale più importante dell’anno. Natale era alle porte e i fogli erano quasi tutti ancora bianchi
“Un albero? Un albero così grande?

E che ci fa piantato proprio lì in mezzo?” Chiese Roby Girl con in mano il suo taccuino leopardato e con appoggiata all’orecchio destro la sua penna contornata di finte perle diamantate.
“Spero solo per voi che non si tratti di un albero vero! Spero che non abbiate ucciso un albero per festeggiare il vostro Natale ” continuò Nello Man.
“Tutto a posto ragazzi!” Disse Francesca Desperado. “E’ tutto a posto!” E mentre rassicurava i giornalisti canticchiava a voce alta girando su stessa in continuazione a mo di balletto. “E’ tutto a posto! E’ Natale! E come dice il nostro sceriffo”…giravolta su stessa… ” dobbiamo festeggiare!”
“E a questa che le è preso?” Chiese Giacu man con dovuta rassegnazione. Ma soprattutto… chi e’?

Tutto a un tratto si udirono dei colpi di fucile. Non di un fucile qualunque ma di un Harper Farry proveniente dall’ultima guerra di secessione. Ad impugnarlo era niente meno che Rick kid, un uomo che aveva combattuto durante l’ultima battaglia contro lo sceriffo in carica.

Ma dopo la disfatta subita era sparito dalla circolazione. Si era rinchiuso tra le quattro mura del suo ranch e ogni tanto, per passare il tempo, si dilettava a fare il cecchino. Quindi quando si stancava di dondolare sulla sua vecchia sedia cigolante, imbracciava il fucile e apriva il fuoco a caso, contro chiunque in quel momento si trovasse nei pressi del suo spazio.

“Cose e’ questo baccano vicino casa mia? Andate via! Non obbligatemi a sparare. E tu donna Francesca, togliti quel sorriso che hai impresso sulla faccia e sparisci insieme al tuo albero, prima che lo faccia io.”
Giacu man non credeva ai suoi occhi.

Poteva finalmente intervistare Rick Kid. Aveva cercato da tempo di conversare con lo spietato pistolero ma ogni volta che provava a bussare alla sua porta una raffica di proiettili lo avevano fatto ritornare sui suoi passi. Ma adesso era lì davanti a lui e gli si avvicinò. “Buongiorno Rick allora cosa dice? Me la rilascia una intervista? Cosa pensa del nostro sceriffo? Crede che stia governando bene la nostra contea di Lanzo Valley?” Il giornalista parlava ma il gangster Rick non lo degno di attenzione.

“Lascia perdere Giacu!” Intervenne Nello man ” e’ fiato sprecato. Dai tempo al tempo e vedrai che fra quattro anni per le prossime votazioni ce lo troveremo davanti alla nostra redazione implorandoci di parlare un po’ di lui e del suo amato gattino.”

Mentre tutto sembrava ormai finito e il silenzio regnava per la Piazza, ecco che si videro arrivare decine di casette piccole piccole e tutte colorate. Viaggiavano su quattro ruote e all’interno c’erano i bottegai che pedalavano cercando di farsi spazio e trovare un buco dove sistemarsi.
“Non ci stiamo tutti!” Ribatte uno di loro
“E c’è pure un albero in mezzo!” Disse un’altro

L’unica felice era la Cinzia Girl che finalmente aveva ottenuto il suo Saloom. In realtà nel suo inconscio capiva che c’era qualcosa che non quadrava, ma lo sceriffo la aveva intontIta facendole credere che era appena diventata la proprietaria del più grande locale di Cirié City.

Mentre Lory Girl parlava con la Cinzia Girl, capì di avercela fatta a togliersela dai piedi.

Pensò anche che non avrebbe dovuto esiliarla nel deserto. L’avrebbe tenuta lì per tutto il periodo di Natale e poi avrebbe pensato come liberarsene definitivamente. Ma adesso almeno il suo Natale era salvo.

Eppure un pensiero nella testa di Cinzia Girl permaneva. “Scusa sceriffo Lory, ma siamo sicuri che i clienti arriveranno? E dove li metto? Non ci passano!”
“Senti io conosco mondi lontani E quello che vedi è il futuro del commercio. La novità sta nel servire una sola persona alla volta. E se qualcuno vorrà lamentarsi potrà farlo, tanto nessuno riuscirà a sentirlo.

Ho preposto che ci sia musica altissima in grado di sovrastare qualsiasi voce.

Questa nuova moda arriva dal nord dell’Italia e vedrai che fara’ la storia. Tu fai parte della storia. Ringraziami !”
“Grazie Lory, grazie ancora” ribatè la Cinzia.

L’albero troneggiava al centro della Piazza e le casette colorate stavano tutte ammassate l’una contro l’altra.

Una volta che tutto finì al giusto posto il silenzio regnò per tutta Cirié City.

I giornalisti cercarono un posto sicuro dove sistemarsi e piazzare la loro macchina fotografica. Non fecero in tempo a piazzarla che si trovarono davanti Francesca Desperado. “Mi fate una foto? Dai una sola! Davvero! Mi metto così, può andare? O uso il profilo sinistro? Si quello sinistro è il migliore. Aspettate mi sistemo un attimo il vestito ecco dai! Scattate!”
“Ma chi è questa?” Disse la Roby Girl cercando di evitare lo sguardo della donna. ” Adesso no, magari più tardi, vediamo. Torna dopo, ok?”
“Va bene! Grazie! Sono felice. Molto felice . Quando le cose vanno tutte bene come vuole lo sceriffo non si può che essere felici!” Continuò la Francesca canticchiando e girando su se stessa.

Intanto un polverone si alzava dalla prateria. Stavano arrivando anche i famigerati gringhi Luca boy, Franco man e Davide boy. Adesso sarebbe successo qualcosa.

Qualcosa di brutto e pericoloso. Anche Rick Man rientrò nella sua tana e il silenzio venne interrotto da un rumore assordante di colpi di pistola e dal battere degli zoccoli di cavallo che si avvicinavano sempre più alla Piazza.
Continua …

Di Alessandro Baccetti

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