Ed ecco che ci ritroviamo nuovamente a parlare di videopoker: pare infatti che il Consiglio di Stato abbia sospeso l’ordinanza emessa dalla Sindaca di Torino in cui aveva limitato l’accensione delle macchinette ludiche dalle 14 alle 18 e dalle 20 alle 24.
Questa ordinanza era stata applicata anche ad altri Comuni, quello di Ciriè compreso, ma si era venuta a creare una discussione con i Comuni vicini che invece non ne avevano tenuto conto, o meglio, avevano preferito non aderire.
Per quanto fosse sconvolgente che si invitasse la gente ad “investire” interi stipendi in queste macchinette, i gestori delle sale giochi non avevano preso di buon grado l’ordinanza, che lamentavano la diminuzione di incassi e la conseguenza probabile, di dover effettuare licenziamenti.
E proprio sulle basi di queste giustificazioni, il Casinò delle Alpi, con una sala gioco in Piazza della Repubblica, ha impugnato l atto e ottenuto per ora, la sospensione della limitazione oraria.
Bisognerà aspettare, a questo punto, la decisione del Tar del Piemonte che dovrà stabilire se le limitazioni siano state legittime o meno.
Certo è che togliendo le limitazioni non ci sarà modo di inibire i giocatori incalliti dallo sperperare soldi… che se l’ordinanza non viene applicata obbligatoriamente a tutti i Comuni, i gestori possono agire liberamente, quindi un giocatore non si fermerà dall’idea di dover percorrere pochi km per andare al paese vicino e trovare una sala giochi aperta… e tutto questo non aiuterà le famiglie ad uscire dal tunnel del gioco d’ azzardo.
Altrettanto certo è che lo Stato ha un rendiconto di milioni di euro con i giochi d’azzardo…ma se lo Stato crede di avere a che fare con degli idioti, non riusciamo a dimostragli che si sbaglia???
Di Cinzia Somma
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