Ciriè ai tempi del Far West: nono capitolo

Ragazzi qui si mette male” disse Luca boy rivolgendosi ai suoi intrepidi amici Franco man e Davide Boy. “Io in questi casi uso il miglior trucco di sempre. Scappo.

Che fate venite con me?” “Aspettate un attimo.” Interruppe Franco. Lory Girl sta Puntando la pistola contro Francy Breeze. Dai miei calcoli accurati il proiettile, di cui sto studiando la traiettoria, dovrebbe andare a conficcarsi dritto dritto contro Donna Francesca.

Credo che da qui a pochi istanti la ragazza smetterà di saltellare su se stessa. Però otterrà sicuramente la foto che sta implorando da ore alla giornalista”.

Il gringo si riferiva al fatto che da quando era diventata sceriffo, la nostra donna aveva perso un po’ di mira. Usava sempre meno la pistola e non sparava quasi più. “Hey di qua’ se vuoi prendermi, gringa” disse Breeze. “Non distruggerai la mia festa. Ti farò inghiottire le mie pallottole” rispose di suo conto Lory.

Il vecchio Marshal intanto, seduto sulla sua poltroncina trasportabile osservava e sonnecchiava. Ma proprio quando stavano per lanciare i primi colpi ecco che pronuncio’ le sue parole. Sempre ad occhi chiusi, ovviamente.

“Ragazzini, smettete di giocare altrimenti vi tolgo le pistole. Ognuno torni al proprio posto e sbaracchiamo questa Piazza che tra un po’ arriva l’estate”.

Cinzia Girl restava appoggiata alla sua casetta e si stava annoiando. Tutto quel rumore per nulla. Nessun morto e il cappio della forca continuava a penzolare senza nessuna testa attaccata. Se solo ci fosse stato qualcuno con cui parlare, qualcosa da poter vedere.

Il mormone si era appoggiato alle quattro legna che tenevano in piedi il locale di Cinzia e stava attaccando i suoi dipinti su tutte le facciate. “Hey! Ma Che fai? Toglile che se me le vede il prete mi fa chiudere!

Ha fatto un comunicato in cui dice che la Chiesa di Cirié City è pronta a perdonare le ballerine mezze nude, il whisky di contrabbando e pure la canapa. Ma non i dipinti del Mormone. Che diamine!” Il Baril borbotto’ un po’ e si allontanò verso un’altra casetta e sperando che qualcuno un giorno facesse fuori quella razza di Don.

Intanto tutto era tornato tranquillo a Cirié City. Lory e Breeze si erano dati l’ultima occhiata e ognuno aveva preso la propria via. Ma prima di lanciarsi l’ultimo sguardo Breeze man si rivolse allo sceriffo: “Devi ridarmi la mia statua. Quella alta due metri e che avevo fatto costruire per la Piazza della città !

Mi raffigurava in una posa mentre guardo verso il cielo e con il dito indico l’infinito. Lo so che me l’hai rubata tu! Devi ridarmela!” “Non so di cosa stati parlando, cowboy’ sparisci’ Tutto tranquillo a questo punto.

Ma i nostri amici Franco, Luca e Davide dove erano finiti? Erano già montati a cavallo e si stavano recando presso la Casa di Luca Boy. Avevano pensato che sarebbe stato il caso di dileguarsi senza fare troppo rumore.

In fondo anche loro non sparavano contro qualcuno da parecchio tempo. Troppo tempo.. Arrivarono davanti casa del buon Luca Boy. Aprì la porta con otto mandate e sei lucchetti e fece accomodare i suoi presunti amici. Era buio. Molto buio. “Ahia! Per tutti i diavoli! Contro cosa ho battuto?” Impreco Davide boy.

Tutto a un tratto si accese un lume e al centro del salotto si poteva osservare una enorme e altissima statua in marmo raffigurante il terribile Breeze. “Ecco dove era finita! Il boss la sta cercando da mesi! Era convinto che l’avesse rubata lo sceriffo.

E cosa sono quei baffi e quelle cicatrici disegnate con il pennarello?” Chiese il gringo Davide. “No, niente. Ogni tanto, quando sono stressato mi diverto a pasticciarla un po’ ..” Tutto ad un tratto ecco apparire una signora con un grembiule rosso. “Di cosa necessiti Luca ? Cosa posso ancora fare per te?” Chi parlava era una donna sulla mezza età. “Ma questa la conosco!” Disse Franco man.

“E’ la tedesca Franz che si era candidata a sceriffo insieme e Lory Girl” “Ciao ragazzuoli ! Si sono io! Avete visto? C’è l’ho fatta a vincere!” Intanto Luca boy chiama a raccolta i suoi amici. ” ragazzi venite un attimo. Devo parlarvi in privato” “Che succede? Che ci fa la Franz a casa tua vestita da cameriera?

La stanno cercando da sette mesi tutti. C’è anche la sua immagine tra i dispersi. Dicci cosa sta succedendo!” “Ecco, durante l’elezioni le ho fatto credere che fosse lei ad aver vinto. Era così contenta che le ho detto che da adesso il suo compito, diventata sceriffo, sarebbe stato quello di cucinare per me, di lavare i miei panni e di stirarmi le camice.

Guardate che bel lavoro” disse Luca boy facendo vedere il colletto della sua camicia perfettamente stirato e inamidato. “Tu sei pazzo!” Gli disse Franco boy “Se sapevo lo facevo io! Le camice me le devo stirare da solo” proseguì Davide boy. “All’inizio era un po’ titubante, ma alla fine era orgogliosa di essere diventata sceriffo.

Adesso la tengo a casa con me. Non ditele niente, mi raccomando! Sapete quanto costano le badanti.” ….continua …

di Alessandro Baccetti

Credit immagine: http://lastchancenotts.com/

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