Mi sono ritrovata tra le mani il n° 0 dell anno 1 del Febbraio 1985, ed ho avuto l’impressione di avere un cimelio storico. Avevo quasi paura di sgualcire questo giornalino “L’Altra Cirie” di una decina di pagine così ben custodito, ancora dentro una cartellina trasparente.
Me lo consegna personalmente Ettore Scisci, personaggio molto vicino in quegli anni a Pasquale Cavaliere, che mi racconta anche qualche aneddoto della loro conoscenza e della loro esperienza politica, sempre in prima fila per difendere i diritti dei lavoratori e dei più deboli.
Strane 2 cose legate a questo mensile che siamo riusciti a trovare dopo ben 32 anni dalla sua prima edizione: quanto i politici, quelli veri, che credono fino in fondo che il loro compito è quello di servire i cittadini, esistono ancora, ma non sono più attivi… e che a distanza di 3 decenni e più, i discorsi ed i problemi della nostra Ciriè, sono pressocchè gli stessi.
Nell’85 la Giunta Sasso diede le dimissioni per “incapacità a rispettare gli impegni programmatici”, i più informati sostengono che “questa giunta non aveva il minimo straccio di programma”, altrimenti “non si spiega come mai non si siano affrontati e risolti i gravi problemi della città”.
Per gravi problemi si intendono assegnazione case popolari, gestione casa di riposo, centro sociale, disoccupati, insomma, “una maggioranza che si è formata, ma che non aveva ben in mente come spartirsi le poltrone, e come è nata così è morta.”
A seguire la Giunta Sasso, ci sarà poi quella di Giuseppe Novero.
Ci sono interessanti articoli su questo fascicolo di 10 pagine. Voglio allegarne uno che parla di scuole: alla Media Adolfo Viola, laboratori chiusi perchè non a norma, alle elementari Don Bosco per mancanza di aule i bambini vengono trasferiti in alloggi sfitti che il Comune chiede in uso. Ancora per le elementari Bruno Ciari si è finalmente deliberato per la ristrutturazione dei locali mensa. E ancora di mensa si parla, perchè la Democrazia Proletaria lamenta il monopolio della gestione al Ristorante Mario, che senza nessuna gara d’appalto curava la questione pasti a scuola.
Tratta di tantissimi argomenti L’Altra Ciriè di Cavaliere, la maggior parte scomodi alla maggioranza, ma forse il bello è stato proprio questo… si metteva a conoscenza tutta la cittadinanza votante di cosa accadeva a “Palazzo”.
Si parla veramente di tutto un po: presenta il “Club Napoli”, storico bar in una via laterale del centro descrivendo iniziative, diritti negati…
Pensate un po: a quei tempi era negato, o meglio, vietato alla Democrazia Proletaria, di allestire banchetti in centro Cirie, poiché la maggioranza non voleva che si avvucinassero troppo alla popolazione… un atteggiamento quasi da rivolta! Eppure, nonostante le varie denunce, questo gruppo politico è stato per anni relegato in periferia.
E poi interviste, curiosità, informazioni, vignette….
Mi sento di dire che, a distanza di tanti anni, siamo riusciti a far rinascere L’Altra Cirie’ di Cavaliere, senza nulla sapere della sua esistenza e gestione, quasi in maniera identica.
Credo che il nostro gruppo, il nostro blog, sarebbe piaciuto molto a Pasquale Cavaliere, e anche se con idee politiche diverse, avremmo avuto molto in comune.
A distanza di anni, ormai 32, anche questa nostra “Altra Ciriè” è nata con lo stesso scopo.
Riporto un trafiletto che spiega brevemente la motivazione della Democrazia Proletaria a voler diffondere le loro idee su carta stampata: “Iniziamo da qui dove abbiamo dato voce ad un pezzo di città, il pezzo migliore: la Ciriè dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei disoccupati. Noi siamo questa Ciriè, L’Altra Ciriè.”
Ecco, questo è stato anche il nostro motore, dar voce a chi è stato sempre un po in disparte, ma che vuole vivere attivamente la nostra città.
Ho fatto la scansione di ogni singolo articolo del mensile… se avete la curiosità di leggerne qualcuno, sono ben felice di condividerlo con voi.
di Cinzia Somma