Che serata ragazzi’ Allora io e mia figlia decidiamo di girare senza meta per le valli. A un certo punto ci viene fame. Sarah opta per il cinese anche se io avrei preferivo decisamente la pizza. Ma come si dice? I figli “so’ pezzi e core” e li accontentiamo.
Ma quello che ci succede al ristorante cinese è davvero strano.
Il ristorante pubblicizza che ad un prezzo fisso di circa venti euro (bevande, dolci e coperto esclusi) mangi quello che vuoi. Assaggio un po’ di cibo, ma non tutto è gradevole e lascio qualcosa al tavolo.
Al momento del conto la tipa vuole farmi pagare la roba che avevo avanzato.
“Questo essere cibo che ha avanzato. Ha ordinato troppo e ha avanzato. Quindi deve pagale sette euro in più e si può portale a casa questo” ha detto la cinese indicandomi un contenitore di plastica contenete gli avanzi presi dal mio piatto.
“Ma come?” Rispondo io. ” sta roba non l’ho mangiata perché era davvero immangiabile. Cosa le fa credere che se questo cibo non mi è piaciuto al ristorante mi piacera’ a casa? Tolga immediatamente dal conto quelle sette euro perché non gliele pago. E si tenga pure il suo cibo.”
A questo punto la simpatica cinese ha iniziato a insultarmi nella sua lingua. Sbraitava parole in cinese guardando il registratore di cassa.
“Senti China Town!” Gli dico io. ” è inutile che mi insulti in cinese. Guarda che io so un sacco di parolacce in italiano, se vuoi inizio!”
Siamo usciti dal locale mentre tutti ci guardavano. Ma i sette euro non glieli abbiamo dati!
“Papà, un’altro ristorante in cui non possiamo più mettere piede! Tra un po’ finiscono…” mi dice Sarah ridendo. E io le ho risposto che ce n’è ancora qualcuno per le Montagne in cui non c’è vietato l’ingresso…almeno spero…
di Alessandro Baccetti
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