La sala consiliare di Palazzo D’oria era gremita di gente per l’inaugurazione della mostra dedicata al grande Torino organizzata dal museo e il comune di Ciriè con la partecipazione di numerosi sponsor. Apre la presentazione il sindaco Loredana Devietti che si è dichiarata “orgogliosa di questa mostra che ha incontrato l’interesse di un folto pubblico. “Per noi è un onore ospitare una mostra di questo prestigio, la prima di una lunga serie in programma. Apriamo oggi le sale espositive appena ristrutturate”. Ringrazia tutti gli sponsor, gli organizzatori ed in particolare Francesco Barontini per aver messo in contatto il comune di Ciriè e il museo del grande Torino. Interviene il presidente del museo Domenico Beccaria che racconta un aneddoto sulla sua mamma ed il rapporto con il calcio ed i legami con la nostra città. La conferenza vedeva anche la prestigiosa presenza di Gianfranco Caselli magistrato, presidente onorario della fondazione libera e grande tifoso del Toro. Il sindaco racconta la storia di questa squadra che ha incantato i tifosi e poi ha emozionato l’intera Italia per il tragico epilogo. “L’occasione del 70° anniversario è appropriata per far conoscere un patrimonio di ineguagliabile valore di cultura e tradizione. Aspettiamo le associazioni del territorio, le squadre, i tifosi e tutti gli appassionati di sport e naturalmente tutti coloro che vorranno ricordare la squadra”. Marco Bonetto giornalista di Tuttosport si dice “stupito che ancora oggi ci siano tantissimi bambini che ricordano (grazie ai racconti dei loro nonni) la storia del Grande Torino. Caselli si definisce onorato e orgoglioso dell’invito, apre il suo discorso con un piccolo preambolo: “l’Unesco ha introdotto nei patrimoni dell’umanità una nuova sottocategoria per le memorie o entità storiche di eccezionale valenza culturale e importanza. Partendo da questo incipit Caselli ha scritto una prefazione per una storia a fumetti ‘per me la squadra degli invincibili, per il numero e la sequenza ininterrotta di vittorie, per il prestigio è degno di essere considerato patrimonio dell’umanità.” Brillante l’intervento del giornalista Gianpaolo Ormezzano che si sta dividendo in questi giorni tra tutte le ricorrenze dedicate al 70° anniversario dello schianto aereo con la squadra del Grande Torino e il centenario della nascita di un altro mito intramontabile del ciclismo: Fausto Coppi. La mostra non posso raccontarvela, non riuscirei a dare le giuste emozioni, ma merita assolutamente di essere visitata.
di Cinzia Somma