MA TU SEI IL PRESIDENT E TI BASTA ESSERE BARZOTTO
Facciamo chiarezza sul ruolo del presidente del consiglio comunale, viste le ultime contestazioni a cui abbiamo assistito durante la prima riunione degli eletti di maggioranza e opposizione.
Le informazioni che riporto sono state estrapolate da un documento pubblicato da Giovanni Gioffrè “Le «prerogative» del presidente del consiglio comunale”.
“Come è noto, la figura del Presidente del Consiglio è obbligatoria nei comuni con una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nei quali viene eletto durante la prima seduta dei rispettivi consigli.
Di prassi l’elezione del Presidente del Consiglio avviene a cura della sola componente di maggioranza e, salvo alcuni casi, con l’astensione di quella di minoranza; va detto che il Presidente «deve» far sì che il Consiglio comunale svolga il proprio ruolo nell’interesse della collettività che proprio in quel civico consesso ha riposto la sua fiducia.
In definitiva il Presidente del Consiglio, sin da subito, nell’esercizio delle sue funzioni, è tenuto ad osservare un comportamento «neutrale» dovendosi preoccupare di garantire il perfetto funzionamento dell’organo collegiale da egli presieduto facendo rispettare anzitutto le norme statutarie, il regolamento per il funzionamento del Consiglio medesimo e le altre norme inerenti, in modo tale che la componente di maggioranza non prevarichi quella di minoranza; pertanto, le funzioni connesse alla carica sono caratterizzate, come già detto, da neutralità a garanzia del corretto funzionamento del Consiglio nel suo insieme, senza distinzione tra maggioranza e opposizione. Quella del Presidente del Consiglio è una posizione super partes.”
Ovviamente è solo un estratto, ma rende l’idea delle motivazioni che hanno spinto l’opposizione compatta a non accettare e a non votare la candidatura proposta dalla maggioranza di Giuseppe Lozito e a rifiutare la vicepresidenza.
Ricordo che la carica di vice (secondo le votazioni segrete dell’intero consiglio comunale) sarebbe spattata al consigliere Luca Capasso che, con la pacatezza e determinazione che lo caratterizzano, ha declinato l’incarico. Oltretutto per non togliere tempo al consiglio indetto esclusivamente per l’insediamento del consiglio stesso, ha rimandato in separata sede la decisione che, a questo punto verrà presa esclusivamente dalla maggioranza tra un consigliere di maggioranza.
Chissà che non scelgano la Astegiano, giusto per rimarcare la ferita ancora aperta e sanguinante dell’opposizione che a causa dei tre “traditori della patria” (Astegiano, Lozito e Masangui) ha perso le elezioni.
Sarà comunque interessante guardare verso chi si dirigerà la scelta.
Ad ogni modo, per altri cinque anni, saremo governati da questa maggioranza che ad oggi, non ha dimostrato alcun segno di condivisione e di apertura verso gli altri consiglieri eletti.
Bisogna anche dire che la sottoscritta conosce il mondo politico solo dall’esterno, quindi è ipotizzabile che non si voglia creare una profonda spaccatura con l’opposizione, così verranno evitati Astegiano e Masangui come vicepresidenti. Mi piacerebbe comunque che la scelta venga riversata su una donna, anche se le possibilità che sostituisca il titolare del posto sono piuttosto remote.
Qualcuno, un giornale locale se non erro, ha scritto che Lozito ne è uscito “devastato” e “con le ossa rotte” dal primo consiglio comunale, ma a dire il vero io ci ho parlato qualche giorno dopo ed era tutt’altro che abbattuto, anzi!
A me da tanto l’impressione del Grillo Parlante, in forma e scattante in ogni occasione. Ha ammesso che in campagna elettorale qualche colpo basso è stato portato, ma ci sta, nulla di trascendentale.
Quindi amici de l’Altra Ciriè e dell’opposizione, per mettere KO il neoeletto presidente del consiglio comunale ciriacese, ci va ben altro che ripercorrere il suo trascorso politico; vi ricordo che l’opposizione avrebbe barattato Pugliesi con Lozito, ma cinque anni fa la posizione era praticamente la medesima; la stessa Loredana Devietti, sindaco in carica, prima di formare una lista civica ha fatto incetta un po a destra, un po a sinistra e a livello nazionale ha ambito ad un posticino nel PD, quindi non stupiamoci di certi atteggiamenti, parliamo di politica, nulla di nuovo sotto al sole.
di Cinzia Somma