Sul balcone della casa dei sogni
Il morto camminante guardava il vuoto
La luce viva della luna sembrava piangere
Ammira il vasto cortile con silenziosa veemenza
Che fosse questa la sua casa?
Con il nome Over che ancora echeggia in lui
Abbandonato sul pavimento del balcone
Vide un giornale, stropicciato e umido di pioggia
Lo prese senza pensarci
Harrys Over, operaio edile, è stato ucciso
Le parole si formavano nella sua testa
Le onoranze funebri si terranno lunedì
Non c’era il nome del colpevole
Solo il nome della vittima
Ed un ronzio lo infastidiva dentro
Sfogliava e sfogliava, in cerca di un nome
Ma il nome del colpevole non si trovava
E teneva il giornale stretto con furia
La giustizia farà il suo corso, leggeva
Ma la pagina dopo parlava di tutt’altro
E il nome Over non veniva più trattato
Lo buttò dove l’aveva trovato
Stringendo le mani scheletriche
Si appoggiò sulla ringhiera del balcone
Vide stravaccate in un angolo
Stese e abbandonate
Sette sigarette e un acciarino
Le prese per curiosità
Non aveva ricordi di questi oggetti
Eppure si sentiva vicino ad essi
Prendendone una, mettendola tra i denti
Prese l’acciarino e la accese col dito ossuto
Prendendo un respiro senza polmoni
Il fumo gli usciva dai fori del teschio
Guardava in alto alla luna in dubbio
La sigaretta sapeva di nulla e tutto
Prese il pacchetto e l’acciarino
Preso da uno strano senso
Uscì dalla casa a mente vuota
L’ombra rosa lo aspettava
Perché sei entrato?
Ma non le diede risposta
La luna indicava una nuova via
Si districava tra le strette strade
Dava nuovi colori
Camminava con una mano sul teschio
Vibrava, tremava, si sentiva rompere
Vedeva il mondo scurirsi
Alzando lo sguardo al cielo
Vide l’insegna di una copisteria
E il mondo si fece più chiaro
Sentì il suono di uno sparo
Così reale che si girò per paura
Ma non c’era nessuno
Poteva sentire un urlo in lontananza
Ma quando si gira c’è silenzio
Il buio sembrava prendere volto
Che cosa stai guardando?
L’ombra rosa zampetta sul muro vicino
Il morto la guarda senza risposta
Era qui che Harrys Over era morto?
C’era un silenzio astrale
C’era un rumore assordante
Guardò nella vetrina della copisteria
Vide un uomo mai visto prima
E odio lo pervase
Mi scuso se il capitolo sembra bizzarro, sto cercando di sperimentare su questo sito
-Gablin