Ciriè nel Far West: diciottesimo capitolo

“Andate in pace! Andate in pace” urlava dal centro della piazza il prete. ” Tornate nelle vostre case e chiudetevici dentro. Adesso basta! La festa è finita”

C’erano ancora dei gringo intenti a massacrarsi di pugni e calci lungo le vie di Ciriè City. Il sangue scendeva a fiumi e le strade erano ormai diventate di colore rosso pece. Il grande Palio della città era finito da ore, ma non c’era nulla da fare. Non si riusciva a calmare gli animi. Le pistole sparavano colpi continui ad altezza uomo e nessuno era più al sicuro. “Giacu Boy! Adesso si che puoi andare a fare foto! Prendi la macchina e buttati tra le strade!”

Disse il direttore del giornale Press, Nello man, rivolgendosi al suo collega senza smettere di rileggere il curriculum di un amico che secondo lui avrebbe potuto prendere il posto del ragazzo. “Io ho da finire un paio di cose, mi dispiace ma non posso accompagnarti!”

Rispose di conto Roby Girl senza essere interpellata. Poi la donna sottovoce disse:” figurati se vado in mezzo a quei loschi gangster! Vestito nuovo fatto a arrivare dalla città.

Non se ne parla nemmeno. Se mi sporcassi per colpa loro, allora si che parteciperei alla guerriglia!” Giacu Boy invece non aspettava altro! Durante la premiazione sembrava che le cose andassero per il verso giusto e la gente stava festeggiando. Accanto a lui un Luca Boy annoiato come non mai. “Hey giornalista! Che barba questo Palio! Che articolo scriverai domani?

Sai che nessuno ti comprerà il giornale vero? E tutto così noioso. Ma ho un’idea!” “Dimmi Luca Boy! Parla! Sputa il rospo!” “Tu guardami e fai foto” Allora il giovane gringo si alzò in piedi e disse alla giuria: “La gara non è valida! Ho il regolamento! Leggete qui! Quell’uomo ha corso ben due volte e non poteva! Squalificato! Date il trofeo al secondo!” Il regolamento in mano al Gringo era chiaramente stato scritto sul momento, ma la gente non ci pensò.

A quel punto tutti iniziarono a urlare e a prendersi a pugni. Bottiglie di whisky volarono per tutto il palco della giuria e le fondine delle pistole degli abitanti di Ciriè City iniziarono a diventare strette. Il Marshal becchino inizio a fare due conti e rivolgendosi verso lo sceriffo le disse:” Lory Girl non abbiamo abbastanza bare per tutti. Come facciamo?”

La donna non si scompose e di conto affermo ad alta voce: “Confermo! La gara non è valida!” Mentre parlava la sua voce diventava sempre più lontana e d’un tratto la donna spari tra le colline lasciando la città nella più assoluta confusione. Franco Boy si avvicinò alla mischia e da lontano intravide i suoi amici. Luca Boy e Davide Boy si stavano avvicinando verso di lui.

Da dietro Luca indicava con un dito, senza farsi vedere, gli abiti che stava indossando Davide. “Perché hai messo una gonna rossa?” Chiese Franco al giovane Davide. “Perché sono un guerriero! Un vero guerriero!” Rispose. “Ok! Se lo dici tu. Spero tu abbia i mutandoni li sotto. Comunque torniamo a noi. Adesso che facciamo? Ci buttiamo nella mischia?” ” ti ha dato di volta il cervello Franco man? Facciamo come abbiamo sempre fatto.

Prendiamo, c’è ne andiamo e domani andiamo al Press e diciamo che lo sceriffo e un’incapace. D’accordo?” Disse Luca Boy. Erano tutti e tre d’accordo e se ne andarono via. “Fatemi solo cambiare d’abito” prosegui Davide.” Gli Apache sono strani e non vorrei ritrovarmi legato a un totem.” I tre si avvicinarono al River Stura. Prima erano passati dal saloon per prendere qualche bottiglia è un po’ di bicchieri, ma lo sceriffo li aveva presi tutti.

Disse che era per la sicurezza dei cittadini, ma in realtà aveva preso una cristalleria nuova e doveva riempirla. Sorseggiavano whisky in bicchieri di legno e osservavano l’acqua scorrere sotto i loro occhi. “Guarda un po’ chi sta arrivando? Non ci posso credere!” Disse Luca Boy con un sorriso stampato in faccia. Davanti a loro adesso c’erano Daniel Boy e Andrey Boy. Questi due gringo erano partiti alla conquista di Mathi City e Balangero City.

Ma avevano i volti tristi. I vestiti non erano più bianchi come quando erano partiti. I capelli scombinati e gli stivali impolverati. “Che vi è successo? Morto il Gatto?” Disse Davide Boy senza guardarli in faccia “No. Non siamo riusciti a conquistare le città. Ci sono passati davanti. Abbiamo perso, maledizione” disse Daniel Boy. “Tu ti lamenti?” Rispose Andrey. ” pensa che io ho perso contro nessuno!” “Dai ragazzi! Tranquilli. Tornate a fare quello che facevate prima. Potreste diventare cacciatori di taglie. Potreste aprire un Ranch. La vita continua” disse Franco man nella speranza che se ne andassero al più presto così da chiudere un discorso di cui non gli interessava per nulla. “No, vogliamo aprire un salone di bellezza.

Vogliamo rendere più belli tutti quelli della Lanzo Valley” I due giovani gringo se ne andarono verso la città ” ma glielo diciamo che si stanno ammazzando tutti a Ciriè City?” Chiese Davide Boy “Certo che no! Lasciali andare. Non ho più voglia di parlare con loro” rispose prontamente Luca Boy. “Ragazzi ma se vi cantassi una canzone? Ho scritto una ballata. Volete sentirla?” Chiese Franco man ai due suoi inseparabili amici.

Nessuno rispose e quindi l’uomo prese la sua chitarra e iniziò a strimpellare qualche nota fino a quando iniziò a cantare:

“mi chiamo franco man e penso liberale

combatto per maria ad uso industriale

mi piaccion le pistole se caricate a biro

colpisco lo sceriffo quando la becco in giro

tra tutta l’altra gente amici concittadini

quelli a cui più tengo son proprio i ragazzini

che vadan su rotelle o mettano gli scarpini

non mi toccate i pupic

he sfodero i canini

e per baciar la rima per tutti cose belle

non è finita qui …. a riveder le stelle”

“Ma è giorno! Che stelle vede?” Chiese Davide

“E che ne so… il whisky di contrabbando è forte. Poi mischiato alla canapa.” …. continua

Per il pezzo di Franco Man si ringrazia Franco Silvestro per la Lirycs.

di Alessandro Baccetti

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