Giuseppe Lozito: segretario PD tra utopia e realtà

E’ stato scelto poco più di un mese fa, Giuseppe Lozito per ricoprire il ruolo di segretario del PD per la sezione Ciriè-San Carlo-Robassomero e Fiano.

Da sempre legato a questo gruppo politico, ha un passato da consigliere per il primo mandato negli anni delle amministrazioni Chiappero e Brizio e di capogruppo di maggioranza nei secondi mandati degli stessi sindaci.

Riconosce la spaccatura all’interno del partito a livello nazionale, ma nello specifico in quello locale, iniziata, probabilmente dalla perdita alle scorse elezioni politiche. Di questa sconfitta rimpiange solo l’impossibilità di aver portato a termine i progetti iniziati o in programma, che hanno visto la Devietti inaugurare piazza Rossetti o il cortile della Scuola Elementare Beppe Fenoglio, quando avrebbero dovuto esserci loro. Ma questo è passato, ormai.

Parliamo di tutto un po, problematiche e iniziative della città e progetti futuri.

Ha un tono pacato Lozito, che mi ricorda vagamente quello di un suo collega di partito, ma a pensarci bene, più di uno, quindi percepisco che questa, insieme alla chiarezza nell’esporre i concetti, è una caratteristica che accomuna un po tutti i membri del PD locale.

L’idea è quella che ci sia la necessità di rilanciare il partito e intendono farlo con il mostrarsi alla gente comune: organizzando banchetti in giro per la città, distribuendo volantini e affiggendo manifesti, ma soprattutto cercando di creare momenti di ritrovo con la cittadinanza attraverso l’organizzazione di dibattiti ed incontri. Questi eventi vengono pubblicizzati per lo più con i giornali o con il passaparola; i social sono poco utilizzati, si definisce poco tecnologico, ma gli ribadisco che “tutto fa” e sicuramente lo strumento che ci offre internet è un’ottima opportunità per far arrivare un po ovunque idee e progetti.

Parliamo della casa di riposo “Il Girasole” e ribadisce che dal punto di vista economico non c’è vantaggio nemmeno per il privato; il progetto del PD era quello di spostare la casa nella struttura RSA (sottoutilizzata) di via Biaune, dove un piano è completamente vuoto, creando una convenzione con l’ASL. Secondo Lozito, è sbagliata la posizione che ha assunto l’attualmente amministrazione, che ha messo il valore sociale al di sopra di quello economico.

Sulla questione IPCA, Lozito mi fa notare che il progetto è lo stesso presentato nella commissione consigliare dell’amministrazione Brizio. Una grossa parte verrà finanziata dal milione di euro che sono riusciti ad ottenere, grazie all’intercessione del Ministro Galletti, ma il recupero ambientale è ampiamente più elevato e difficoltoso. Il sito rimarrà comunque un problema non risolto e soprattutto inquinante. Bhe comunque meglio che niente, qualcosa verrà fatto.

Appunto anche per quel che riguarda il Salone del Lavoro: è stata pubblicizzata come prima edizione, mentre invece la prima edizione risale ad un anno fa. Mi fa notare che oltre a non aver invitato le associazioni interessate all’evento, non sono state convocate neppure tutte le agenzie interinali.

Per quanto riguarda l’abbattimento dell’asilo Montessori, ben venga aver eliminato l’amianto che lo ricopriva, ottimo se si proporranno progetti edilizi (visto che il terreno è edificabile), pessima scelta se verrà fatta un’area per lo sgambamento dei cani, ma non perchè non ce ne sia bisogno, solo perchè il terreno così sarebbe “sprecato”, è “pregiato” e non sarebbe vantaggioso utilizzarlo per questa destinazione.

E poi parliamo anche del progetto “Festa dell’Unità” che lo stesso segretario vorrebbe rilanciare già dal prossimo anno. L’idea sulla quale stanno lavorando si divide tra il momento di dibattito politico e la condivisione di una cena che riunisca tutta la cittadinanza a dispetto della convinzione politica. Gli chiedo perchè questi progetti non siano stati fatti quando c’era il PD in amministrazione, mi risponde che il tempo a disposizione era poco, che hanno lavorato di più dietro le quinte senza esibirsi troppo, secondo me questo li ha penalizzati, ma è un parere del tutto personale. In ogni caso sarà interessante vederli che si destreggiano tra tavoli e griglie con salsiccia.

Per concludere gli chiedo per quale motivo un  giovane dovrebbe scegliere di seguire il PD, fermo restando che sarebbe già cosa buona e giusta che i giovani seguissero la politica. Secondo Lozito la motivazione principale sta nella “formazione che offre il partito, corsi che fanno sì che i giovani arrivino preparati alla sfida elettorale. Nessuno in questo momento a Cirie é presente con una sede e con un gruppo di persone che si incontrano costantemente. In ultimo abbiamo bisogno di giovani che vogliano intraprendere un percorso di crescita per dare a Ciriè una nuova e preparata classe dirigente”.

Quel che è certo è che Giuseppe Lozito ha una preparazione ed una conoscenza del territorio invidiabile ai più, vero che ha avuto le mani in pasta per oltre vent’anni, ma altrettanto vero che la formazione e la passione per la politica lo hanno portato ad essere punto di riferimento dei giovani del PD.

Di Cinzia Somma

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