La guerra delle Masche contro il diavolo. Lanzo tanti e tanti anni A.C.
La notte del primo Novembre Allora vi voglio proprio raccontare di quella volta che le Masche vollero fare uno scherzo al Diavolo. Le streghe si trovavano, come era il loro solito, accanto alle pietre di Roc d’le Masche: delle grandi e imponenti rocce alla cui sommità dominava un’altro masso che fungeva da cappello (il Roc appunto). Danzavano e cantavano a squarciagola contro la luna piena. Invocando spiriti oscuri, calpestavano la nebbia e alzavano le braccia al cielo. Il buio si era impossessato di tutto il firmamento e solo qualche piccola e tenue stella riusciva ancora ad indicare la via. Era un piccolo insieme di stelle che andavano a formare le costellazioni delle Pliadi.
Poco distante (a Chialamberto) gli antenati di coloro che sarebbero poi divenuti famosi come Etruschi, stavano compiendo sacrifici su di una pietra che ancora oggi possiamo toccare e vedere. Questi temevano e comprendevano che qualcosa di diabolico stava per calare sulle loro teste. Grazie a quella pietra invocarono i loro dei affinché li proteggessero da quelle tenebre che incombevano sulle loro teste.
Intanto tra le alture di Vonzo le Masche pronunciavano frasi incomprensibili che volavano nel vento fino ad arrivare in paese dove gli abitanti, ormai abituati, non ci facevano neppure più caso. Ma quel primo novembre di tanti anni fa doveva essere stata una notte davvero particolare: d’un tratto le Roc d’le Masche, sorrette da sette streghe, si alzarono in cielo e coprirono completamene la luna. Il buio avvolse tutte le case e gli abitanti non riuscirono più neppure a riconoscersi tra di loro. Le imponenti rocce volavano alte fino ad arrivare in prossimità del ponte di Lanzo.
Loro odiavano quell’imponente cavalcavia perché era opera del diavolo in persona e non c’era posto in valle anche per lui e per i suoi sortilegi. Infatti accanto al famoso ponte viveva il demonio e quella notte stava ammirando lo splendido spettacolo a cui aveva dato vita: quel ponte era il suo orgoglio e avrebbe sicuramente deciso che sarebbe diventato una delle sue dimore preferite. D’un tratto l’angelo del male alzo gli occhi al cielo e vide le streghe in procinto di distruggere la sua opera.
Allora capi cosa stesse accadendo e le attese al centro dell’arco. Quando infine le streghe giunsero in vista del ponte, il demonio scagliò un’imprecazione infernale e le pareti delle montagne si chiusero davanti a loro, impedendo alle rocce di passare.
Sconfitte nel loro intento, furono costrette a tornare indietro, riportando i grandi massi la’ dove li avevano straricati ; ma il viaggio era lungo e le pietre pesavano sulle loro teste. Dopo l’estenuante volo, in tempo prima del sorgere del sole, giunsero alla meta di Vonzo posando nuovamente le rocce al loro posto. E chi vorrà andare a Vonzo a visitare queste famose Roc d’le Masch potrà ancora oggi vedere dei piccoli incavi dove le teste dei piccoli esseri (sette per l’esattezza) le sorressero durante l’incompiuta impresa.
di Alessandro Baccetti