Destra, Ma Non Troppo

Di un nuovo partito proprio non ne sentivamo la necessità, ma quello fondato a Giaveno da Filippo Rossi e presentato su area nazionale a settembre dello scorso anno, merita la nostra attenzione. Si chiama “Buona Destra” e ce la presenta Claudio Desirò, attivista nella nostra zona, in una intervista rilasciata a Ondaradio nella rubrica “L’Agenda”.

Si tratta di un progetto politico che sicuramente troverà i suoi numeri e il suo consenso. Ci faremo spiegare da dove parte questo progetto politico e dove vuole arrivare.

D: “Il nome Buona destra mette gia un po di curiosità, dove vi collocate?”

R: “La “Buona destra” è liberale, laica, europeista e la collocherei alla destra di Renzi e alla sinistra dei sovranisti Salvini e Meloni”

D: “Siete un partito, quindi vi organizzerete sul territorio con sezioni, circoli?”

R: “Noi siamo nati ufficialmente il 26 settembre scorso a Torino, dopo un anno di lavoro e dopo la presentazione di un libro scritto da Filippo Rossi, che è il nostro fondatore, in cui si immaginava e si descriveva la destra in Italia che è stata sempre vista come post fascista, nonostante esistesse prima del fascismo. Una destra liberale in realtà è esistita con pochi esempi e in questo anno abbiamo visto avvicinarsi molte persone”

D: “La prima sede è a Giaveno?”

R: “A Giaveno vi è già una sede, ma ce ne sono altre sul territorio piemontese”

D: “Vi state preparando per le elezioni o passate avanti?”

R: “Dobbiamo valutare candidati e programmi, il vero appuntamento elettorale sarà alle elezioni politiche di fine mandato del 2022”

D: “Europa sì o Europa no?”

R: “Assolutamente si, perchè nel mondo contemporaneo dove ci sono grandi potenze che si contendono l’egemonia mondiale, l’Italia da sola non potrebbe farcela, quindi un Europa da rivedere per una politica economica ed estera comune, sempre molto zoppicante attualmente, ma gli Stati Uniti d’Europa sono nei nostri punti di programma e del nostro manifesto valoriale”

D: “Stato sì o Stato no?”

R: “Stato si, ci sono tematiche che vanno gestite in maniera centrale, la sanità uno tra tanti, ma crediamo nel libero mercato che sia comunque controllato in modo che non ci siano ostrutture”

D: “Il vostro pensiero sul territorio? soprattutto quelli di montagna con tanti piccoli comuni, con tanti enti, conunità montane, e poi sopra di esso città metropolitana, provincia che rimangono un po assenti, che visione avete dell’insieme dello Stato sui territori?”

R: “Diciamo che anche qui producono delle sovrapposizioni, delle perdite di sinergia. Ci sarà una riorganizzazione importante per dare valore ai vari comuni. Mi vengono in mente prodotti di eccellenza di alcuni territori sui quali non si punta molto. Per esempio in Val di Susa sono lasciate andare eccellenze gastronomiche e punto il turismo che meriterebbero certamente più attenzione.”

D: “Mi fai un nome plausibile alla candidatura di Sindaco di Torino?”

R: “Eh, ho letto un articolo in cui veniva menzionato Enzo Ghigo per una possibile candidatura e non lo trovo affatto male. I nomi di estrema destra parlano di un imprenditore serio e a sinistra mi sembra stiano facendo casting. Attualmente è tutto in alto mare, noi siamo a favore comunque di Ghigo. Un secondo mandato dei 5 Stelle lo vedo veramente male poichè i danni sono stati troppi. Il populismo pentastellato ha fatto il suo corso, il crollo è generalizzato, vedremo su cosa punteranno e quale nome candideranno, ma dubito che abbiano spazio.”

D: “Beh, questo è un tuo giudizio. Per chi è incuriosito dal vostro partito, come può informarsi, visto che non è possibile fare manifestazioni o presentazioni in piazza?”

R: “Purtroppo la mancanza di incontri e comizi la sentiamo tanto, soprattutto perchè l’idea del partito è nata dai numerosi incontri dove abbiamo potuto confrontarci e conoscerci, in questo momento, nell’attesa di poterci rincontrare abbiamo i canali social, fb ed il sito www.buonadestra.it.”

Infine chiedo a Claudio cosa ne pensa della prescrizione, della tassazione e della mobilità sociale, poichè ho l’impressione che la “Buona Destra” vada a sostituirsi ad un partito già esistente. Queste le sue risposte: “sulla tassazione è necessaria una drastica riforma fiscale. Non proporremo mai misure demagogiche come la flat tax salviniana, ma misure tese a ridurre la tassazione con un conseguente miglioramento della qualità di spesa pubblica. Spesa pubblica, per inciso, che deve propendere per forme di investimento piuttosto che forme sussidiarie che non risolvono i problemi.

Sulla mobilità sociale, garantendo a tutti pari possibilità di partenza, siamo a favore della meritocrazia. Senza dubbio.

Sulla prescrizione, di fatto il “fine prescrizione mai” non fa che acuire i problemi della Giustizia nel nostro paese. Le necessità del sistema giudiziario sono altre, a partire da una riforma dei processi penali e civili che permettano di avere tempi certi di sentenza.”

Molto chiaro e personalmente mi ha incuriosito. Mi auguro di vederli presto con i loro banchetti in piazza, ci saranno molte altre domande da sottoporgli. Intanto auguri a Claudio e alla sua Buona Destra.

di Cinzia Somma

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