Arcangeli a Palazzo D’Oria

Manca esattamente un mese all’inaugurazione della mostra dedicata agli Arcangeli firmata Angelo Barile.

Verrà inaugurata infatti il 23 settembre alle ore 11, presso le sale del pian terreno di Palazzo D’Oria.

Ci incontriamo in un bar poco fuori dal centro cittadino, per un aperitivo, ma ci intratteniamo fin dopo l’orario di cena.

Ha il viso tirato Angelo, sta lavorando molto per ultimare in tempo tutta la collezione; questo è un lavoro per il quale ha impiegato parecchio tempo ed energie, probabilmente la più grande mostra realizzata negli ultimi anni. Ma ci tiene a farla ad “hoc”, principalmente perché verrà esposta nella sua città di residenza e poi perché, si spera, potrebbe fare da capo fila ad una serie di esposizioni culturali nella nostra zona.

La mostra sarà curata dalla professionista Alessandra Redaelli, giornalista, critico d’arte e curatore, appunto, di eventi di arte contemporanea. Milanese di nascita, collabora da diversi anni con i mensili «Arte» e «Antiquariato».

Cosa dobbiamo aspettarci? Intanto quadri di dimensioni importanti.

Circa una dozzina i lavori che verranno esposti: 6 di grandi formato (3,20×2 metri) e i restanti di un metro per 1,50.

Un’ala di oltre 4 metri, che rappresenta la sconfitta di un Angelo in battaglia, sarà il primo elemento maestoso che incontreremo entrando a palazzo.

Il tema della mostra tratta gli Arcangeli ed il loro rapporto con gli umani, così come lo interpreta l’artista. Vedremo dipinti di personaggi in 3/4.

Il rapporto angeli-umani è di “messaggero”, nel caso di Gabriele, o di “punizione”, nel caso di Michele.

Le rappresentazioni mostrano gli arcangeli con il viso illuminato, tratti ben definiti, ma senza ali, che però potremmo divertirci a trovare, celati in ogni quadro.

Questi fanno parte dell’esercito di Dio, lo aiutano a diffondere il verbo, a comandare, a punire o inviare messaggi. Loro obbediscono a Dio.

Gli umani, invece, vengono rappresentati con il viso avvolto nella nebbia. Perché? Oltre che per differenziarli dagli Angeli ubbidienti agli ordini di Dio, gli umani hanno il libero arbitrio, quindi la nebbia rappresenta la possibilità di scegliere o prendere decisioni. La posizione umana non è chiara.

Gli arcangeli rappresentati da Barile sono 4: Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele, la spada di Dio.

Tra gli umani rappresentati, troveremo qualche patriarca, o qualcuno che ha avuto il contatto con gli Angeli, Abramo uno di questi.

La particolarità degli Arcangeli è che tutti hanno dei riferimenti a ciò che stanno vivendo e si vede nel riflesso dei loro occhi: per esempio, in Uriele si vede la caduta del Paradiso Terrestre, in Gabriele si vede l’Annunciazione.

Dovremmo ricordarci di guardare questi particolari, quando assisteremo alla mostra.

Altra particolarità di questi quadri è rappresentata dal fatto che gli Angeli sono vestiti con divise.

L’unica vera ala, che l’artista ha rappresentato, la troviamo nel dipinto di Sodoma e Gomorra.

Ho avuto la fortuna di vedere quasi tutta la collezione in anteprima. Mi ha colpito positivamente la luce negli occhi di Gabriele e allo stesso tempo la maestria di infondere paura e ansia ammirando Sodoma e Gomorra.

Anche il quadro che rappresenta Raffaele incute paura e impotenza: è rappresentato senza la luce negli occhi, perché è stanco e affaticato per aver salvato troppe persone.

Come gli altri, anche Raffaele, ha un rapporto con gli umani; nel quadro, alla sua sinistra, c’è un paesaggio notturno. Perché notturno? perché la maggior parte delle persone muore di notte. In questo paesaggio c’è un torrente con un’ulteriore luna, praticamente un quadro nel quadro. Si vedono delle lucine che si alzano dall’acqua. Sono le anime che Raffaele non può salvare, e non può far altro che vederle, mentre si allontanano.

Bellissima immagine di Abramo: questo è uno dei quadri che verrà esposto a Palazzo D’Oria
Lavori in corso: l’arcangelo Gabriele e l’artista ai suoi piedi

 

 

 

 

 

 

 

Non ha nessuna aspettativa Angelo da questa esperienza, l’idea gli piaceva e l’aveva in mente dal 2003; è orgoglioso di mostrarla nella sua città.

Barile crede negli Angeli, crede che ci sia un rapporto tra noi e loro, ed è riuscito ad esprimerlo e a rappresentarlo perfettamente in questa mostra.

L’appuntamento dunque è dal 23 settembre per un mese. Non perdiamo un’occasione più unica che rara, mi raccomando!

La domanda su cui dovremmo riflettere, una volta terminata la visita è: ma esiste realmente un dialogo tra noi ed il supremo??

di Cinzia Somma settembre

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