Circa un anno fa è nato “Pilun” il progetto di arte sacra contemporanea ideato da Angelo Barile e Luigi Bairo con la collaborazione, a titolo gratuito, di diversi artisti.
Tutti voi avete idea di cosa sia un pilone votivo? Il dizionario lo definisce una “struttura architettonica religiosa cristiana di piccole dimensioni, che nasce da un culto popolare tramandato nei secoli. Normalmente veniva costruito ex voto per uno scampato pericolo, ma serviva anche come strumento di aggregazione della comunità cristiana”.
Nelle nostre campagne se ne contano davvero moltissimi, ma torniamo al progetto. Tutto comincia quando Angelo Barile, artista internazionale, per tener fede ad una promessa, recupera e ridipinge un pilone di proprietà di sua suocera, su una via piuttosto frequentata della nostra Cirié. Ciò che ha creato è qualcosa di assolutamente originale e innovativo, qualcosa che va oltre ciò che avremmo potuto immaginare come immagine sacra.
3 personaggi stile “manga”, che rappresentano la Madonna , San Giuseppe e l’Arcangelo Gabriele. Quest’ultima immagine si è rovinata per l’umidità ed è stata sostituita recentemente.


Il recupero dei piloni si sposta poi nel comune di Caselle, dove su una strada molto trafficata, con il supporto di Titti Garelli, viene rimesso a nuovo il “Pilone d’oro”
Per ultimo, in questo anno assistiamo all’inaugurazione del pilone dei “Tre Santi”, protettori dei comuni di Cirié, Robassomero e San Maurizio, posizionato nel tratto ciriacese di Corona Verde, con opere di Debora Malis.
San Maurizio è caratterizzato dall’armatura e lo scudo crociato, inoltre viene spesso rappresentato con la lancia del Destino che, la leggenda vuole, egli portasse in battaglia. Nell’interpretazione dell’artista lascia che quella stessa lancia lo trafigga a simboleggiare il martirio come imitazione di Cristo.
San Ciriaco è caratterizzato dalla palma del martirio, dal libro degli esorcismi e dal demone che egli tiene alla catena che, in questo caso, diviene una testina di diavolo piuttosto stilizzata così da sembrare più una proiezione intellettuale che un demone dell’inferno.
Gli attributi di San Gregorio taumaturgo sono la mitra e il bastone pastorale, viene rappresentato immerso nell’acqua perché la leggenda vuole che salvò il paese di Robassomero fermando la piena del fiume piantando il bastone nel suolo.

Tutti questi lavori sono stati fatti esclusivamente a spese di Angelo, e poiché questi recuperi, oltre a portare cultura e storia nei nostri paesi, hanno creato una sorta di pellegrinaggio, ci sembra doveroso sostenere un altro progetto a questo legato; il crowdfonding, una vera e propria sfida con un istituto bancario.
Noi raggiungeremo 2500 € con il supporto di simpatizzanti e sostenitori del progetto e la banca da parte sua, verserà lo stesso importo per affrontare le spese di risanamento di altri piloni votivi dei nostri territori.
Non abbiamo tutto il tempo a nostra disposizione però! Dobbiamo farlo in fretta e precisamente entro metà dicembre.
Ci manca ancora un po, sia in tempo che in denaro, aiutateci a sostenere il progetto Pilun, basta veramente poco, ognuno di noi può contribuire con un minimo di 5 €. Ma le sorprese non finiscono qui: cliccate sul link
potrete ricevere simpatici gadget, opere dell’artista e visite guidate in studio e al museo MAU.
E’ un’occasione da non perdere, la cultura non deve perdersi, la cultura è apertura e come diceva Gadamer “è l’unico bene dell’umanità che diviso fra tutti, invece di diminuire diventa più grande”.
di Cinzia Somma